A Lugano è ritornata il 1 settembre 2014 la manifestazione organizzata da Ticinowine ”Il viso del vino”, che si prefigge di ragruppare tutti i produttori al palazzo dei Congressi di Lugano, i quali presentano la loro produzione di vino ticinese dell’annata 2012. Sul Merlot nulla da dire, il livello raggiunto in questi annni del nostro nettare di bacco si situa molto vicino all’eccellenza e alcuni prodotti di nicchia sono di livello assolutamente superiore. Il vino del nostro cantone dovrebbe anche servire a veicolare l’immagine Ticino, proprio perché non si deve temere cattiva figura. Con il nostro vino si potrà solo ottenere elogie ed apprezzamenti molto positivi. A Lugano erano presenti per l’occasione 63 produttori con oltre 210 etichette, in libera degustazione, la mattina per la stampa e addetti ai lavori e il pomeriggio per la popolazione. La sera prima, al grotto dei Pescatori a Lugano, dove lo chef Roberto ci ha deliziati con sapori nostrani di una delicatezza incomparabile, Ticinowine ha comunicato i premiati di quest’anno. Il premio ”Ticinowine” è stato attribuito al giornalista Martin Kilchmann per veicolare il vino ticinese su tantissime testate oltre Gottardo mentre il premio alla carriera è stato attribuito a Ezio Crivelli di Mendrisio, decano dell’enologia per aver contribuito per oltre 50 anni allo sviluppo del vino Ticinese, essendo anche stato direttore per 33 anni della Cantina sociale di Mendrisio. Una nota particolarmente felice per chi scrive, in quanto Ezio Crivelli è proprio padrino di battesimo del sottoscritto. Per motivi di salute Ezio non ha potuto ritirare personalmente il premio.
Durante la visita al Palazzo dei Congressi, abbiamo notato come i produttori si stiano dando da fare per distinguere il proprio vino con etichette di grafica accattivante. Il prodotto ottimo è ora curato nei dettagli anche nel suo contenitore e la piccola galelria fotografica che abbiamo realizzato ne è la dimostrazione di quanto affermiamo. Complimenti e un auspicio che in Ticino si beva per lo più il nostro vino che non ha nulla, ma proprio nulla da invidiare ai grandi nomi, tanto che da anni i produttori esteri vengono a trovarci per capire come dei piccoli produttori siano riusciti ad imporre il loro vino nel mondo intero. Questo per noi è di sicuro un vanto e un onore. (ETC/Roberto Bosia)