Nonostante il consuntivo 2015 chiuda con un’eccedenza di 900 milioni di franchi, il governo federale e la maggioranza borghese del parlamento continuano una politica risparmista sulle spalle del personale, colpendo soprattutto i lavoratori più giovani con tagli salariali e freni al pensionamento anticipato.
Il risparmismo in seno all’amministrazione pubblica non potrà che avere conseguenze in termini di qualità dei servizi offerti alla cittadinanza e di radicamento sul territorio dello Stato, danneggiando uno dei fiori all’occhiello del nostro paese e finendo col produrre soltanto costi aggiuntivi. Un paradosso da evitare.
Il Partito Comunista era per questo motivo presente oggi a Berna con il personale della Confederazione e con i rispettivi sindacati che hanno protestato contro i tagli salariali e occupazionali, anche perché peggiorare le condizioni di lavoro nel settore pubblico spalanca le porte a peggioramenti drastici anche nell’economia privata.