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mostra Samuele Gabai, un immaginario dipinto al Max Museo di Chiasso dal 25 maggio al 13 luglio 2025 @ Chiasso
Mag 25–Lug 13 giorno intero

Mostra Samuele Gabai, un immaginario dipinto

Questa mostra presenta una visione analitica dell’opera di Samuele Gabai (Ligornetto, 1949), artista che ha saputo misurarsi con diverse discipline, dalla pittura all’incisione, dalla scultura alla grafica, ai libri d’artista. Affascinato inizialmente dall’osservazione della natura come forza primordiale e generativa, entro i parametri del naturalismo lombardo, Gabai approda poi a una fase più astratta, dove il rapporto tra paesaggio e figura è indirizzato a un’indagine intima e spirituale. Le forme di rocce, alberi, monti e boschi della sua valle, la Valle di Muggio in Ticino, divengono metafore della vicenda umana, dove la presenza figurale risulta precaria, sfuggente. Nelle prove successive si riaffermano elementi del paesaggio e la tavolozza si fa più chiara e ricca di luce. L’interesse per la letteratura porta Gabai a collaborare con illustri scrittori e poeti. Il risultato sono diverse opere calcografiche e libri d’artista, dove le sue incisioni, acqueforti o acquetinte affiancano testi di poeti, filosofi e scrittori, tra cui Giovanni Testori, Silvana Lattmann, Mario Luzi, Leopoldo Lonati, Gilberto Isella, Dieter Schlesak e Marco Maggi. La produzione più recente è quella delle pubblicazioni bibliofile dei “Quaderni”, che in quattro serie di volumi (2017, 2018, 2020 e 2022) ha visto riuniti attorno a Gabai contributi poetici o filosofici di Sergio Givone, Marco Ceriani, Fabio Pusterla, Antonella Anedda, Franca Grisoni, Alberto Nessi, Antonio Rossi, Anna Ruchat, Enrico Testa, Renato Giovannoli e Marie Noël.
In mostra sono esposte una sessantina di opere pittoriche e raffinate espressioni grafiche, nonché piccole sculture chiamate Semiminime, secondo le aree tematiche coltivate dall’autore: Matres Matutae, Donne della Bibbia, Strane Presenze, Crape e Grumi, Selve, Cieli. Una sezione specifica è dedicata alla grafica e ai libri d’artista di Gabai.

Samuele Gabai, dopo essersi diplomato all’Accademia di Belle Arti di Brera nel 1973, ha approfondito la conoscenza del mosaico e dell’affresco alla Scuola di Arti applicate del Castello Sforzesco di Milano. Dal 1975 vive a Campora, frazione di Castel San Pietro in Valle di Muggio, e ha il suo atelier a Vacallo, pur mantenendo frequenti contatti con la vita culturale e artistica milanese e internazionale. In questi decenni è stato protagonista di numerose mostre personali e collettive, in Svizzera e all’estero, in particolare in Italia, Germania e Francia. Le sue opere grafiche sono conservate in prestigiose sedi, tra cui la Biblioteca Ambrosiana di Milano, la Biblioteca Nazionale Svizzera di Berna, la Collezione d’arte della Confederazione svizzera, la Graphische Sammlung del Politecnico federale di Zurigo, il MASI Lugano e l’Archivio del CIAG, Centro Internazionale d’Arte e Grafica di Chiasso.

Periodo espositivo
25 maggio – 13 luglio 2025
martedì – venerdì 14.00–18.00
sabato – domenica 10.00–12.00 e 14.00–18.00
lunedì chiuso

Samuele Gabai. Un immaginario dipinto a Chiasso dal 25 maggio al 13 luglio 2025 @ Chiasso, Max Museo
Mag 25–Lug 13 giorno intero

Mostre
25.05.2025—13.07.2025

In primavera 2025 viene proposto un focus su Samuele Gabai (Ligornetto, 1949), con particolare riferimento al rapporto tra arte e grafica. L’artista si confronta inizialmente con l’elemento naturale visto nel suo mutare per poi giungere a una fase più astratta; ciò avviene indagando la dimensione intima del tempo in relazione alla natura e superando l’espressività dell’arte informale in una continua ricerca volta a una presenza figurale, intima e spirituale.
Samuele Gabai vive un’esperienza artistica completa occupandosi di pittura e di incisione nonché di arti applicate, con la volontà di restituire un’immagine iconica di alta qualità e di grande forza espressiva, in una continua tensione tra presenza e assenza. La sensibilità verso temi letterari che abbracciano le visioni filosofiche dell’esistenzialismo porta l’artista a collaborare con illustri scrittori e poeti. Si ricordano a questo proposito le svariate opere calcografiche e libri d’artista in cui alle sue incisioni, acqueforti o acquetinte vengono associati testi di poeti, filosofi e scrittori, tra cui Giovanni Testori, Silvana Lattmann, Mario Luzi, Leopoldo Lonati, Gilberto Isella, Dieter Schlesak e Marco Maggi.
La produzione più recente è quella delle pubblicazioni bibliofile dei Quaderni che in tre serie di volumi (2017, 2018, 2020, 2022) ha visto riuniti attorno a Gabai contributi poetici di Sergio Givone, Marco Ceriani, Fabio Pusterla, Antonella Anedda, Franca Grisoni, Alberto Nessi, Antonio Rossi, Anna Ruchat, Enrico Testa e Renato Giovannoli.
All’interno dello Spazio Officina saranno esposte una selezione di una sessantina di opere pittoriche e raffinate espressioni grafiche, nonché di piccole sculture che, seguendo un percorso tematico-cronologico, presentano i grandi argomenti affrontati dall’autore in diversi decenni di attività. Le opere, allestite seguendo un taglio critico di “immaginario dipinto”, individuano i vari temi cardine espressi nel corso di cinque decenni da Samuele Gabai: dalle “Matres Matutae” alle “Donne della Bibbia”, da “Strane presenze” a “Crape e Grumi”, dalle “Selve” ai “Cieli”, per concludere con i riferimenti biblici di simbolica attualità che costituiscono un topos artistico, concettuale e poetico proprio del pittore. Una sezione specifica è dedicata alla grafica e ai libri d’artista di Gabai.
Samuele Gabai, dopo essersi diplomato all’Accademia di Belle Arti di Brera nel 1973, ha approfondito la conoscenza del mosaico e dell’affresco alla Scuola di Arti applicate del Castello Sforzesco di Milano. Dal 1975 vive a Campora e ha il suo atelier a Vacallo, pur mantenendo numerosi contatti con la vita culturale ed artistica milanese. In questi decenni è stato protagonista di numerose mostre personali e collettive, in Svizzera e all’estero, in particolare in Italia, Germania e Francia. Le sue opere grafiche sono conservate in prestigiose sedi, fra le quali la Biblioteca Ambrosiana a Milano, la Biblioteca Nazionale Svizzera a Berna, la Collezione d’arte della Confederazione svizzera, la Graphische Sammlung del Politecnico federale di Zurigo, il MASILugano e l’Archivio del CIAG Centro Internazionale d’Arte e Grafica di Chiasso.

Mostra a cura di Renato Giovannoli e Nicoletta Ossanna Cavadini.

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