Nel 2015, in piena crisi delle finanze pubbliche cittadine, il Municipio prese la decisione di innalzare le tasse di cancelleria incrementando così le entrate a copertura delle perdite di gestione corrente. Ai cittadini è stato quindi chiesto di spendere quasi il 70% in più per il rilascio di documenti ufficiali, quali per esempio il certificato di domicilio, la dichiarazione di economia domestica o l’attestato di esistenza in vita.
Sebbene si tratti di tasse, che dovrebbero essere richieste in misura tale da coprire i costi del servizio, è evidente ai più che la somma richiesta sia di gran lunga superiore ai costi generati dalla procedura: la maggior parte dei documenti vengono infatti elaborati e prodotti dal sistema informatico nel giro di pochi secondi e il tempo richiesto per stampare, timbrare e firmare l’atto è di pochi minuti.
Siamo consapevoli che la Città di Lugano non è l’unico ente ticinese ad agire in tal senso: è ormai prassi comune in tutto il Cantone incrementare le tasse di cancelleria per avere maggiori entrate. A livello di amministrazione cantonale infatti questo modus operandi è ormai rodato da anni. Gli scriventi Consiglieri Comunali si chiedono però se Lugano non voglia essere tra le prime Città a tornare sui suoi passi e riportare le tasse di cancelleria ad una dimensione più ragionevole, senza tuttavia intaccare le misure accompagnatorie quali la gratuità per i beneficiari di assistenza sociale e i disoccupati e le tariffe ridotte per la richiesta online tramite il portale e-gov cittadino. Vista la mutata situazione finanziaria della Città, considerata la celere innovazione tecnologica e la direzione sempre più marcata verso la digitalizzazione della pubblica amministrazione, la necessità di chiedere ancora un simile contributo ai cittadini che non sono ancora avvezzi all’utilizzo del portale e-gov, non ci sembra più giustificabile.
Ebbene, alla luce del fatto che la LOC prevede che sia esclusivamente il Municipio a fissare l’ammontare delle tasse di cancelleria tramite Ordinanza municipale, e che questa ordinanza non si basa su nessun regolamento comunale attualmente in vigore, ai sottoscritti Consiglieri comunali non resta che presentare questo atto parlamentare con i seguenti quesiti all’indirizzo del Lodevole Municipio:
1) a quanto ammontano annualmente le maggiori entrate derivanti dall’aumento delle tasse di cancelleria dal 2015?
2) il Municipio conferma che l’aumento introdotto nel 2015 rappresentava una misura straordinaria atta a risanare i conti della Città di Lugano?
3) il Municipio sarebbe disposto ad entrare nel merito di un abbassamento delle tasse di cancelleria al livello precedente il 2015?
Con la massima stima,
Gruppo UDC in Consiglio comunale
Alain Bühler, primo firmatario
Raide Bassi
Tiziano Galeazzi