Affermare che l’Ambri ha l’acqua alla gola è dire poco. La sua stagione ormai è compromessa e dopo i proclami di inizio stagione dove si paventavano senza dubbio i Play-off con mire almeno da semifinale, ora ci si trova con l’acqua alla gola, con la quasi certezza di disputare la finale di play-out contro l’altro derelitto del campionato, quel Friborgo allenato dalla vecchia volpe di Larry Huras. Poi, da li lo spauracchio di perderla e giocarsi la finalissima contro la prima della B per non relegare. In fondo è questo lo scenario più plausibile per i Leventinesi che hanno cambiato allenatore solo qualche giorno fa, quando i giochi erano ormai tratti, sperando in un unico obiettivo: traghettare l’Ambri a mantenere il posto nella massima categoria. Il derby giunge dunque a pennello per cercare di fare almeno pace con i tifosi e il pieno di fiducia.
Dall’altra parte vi è una squadra anch’essa affamata di punti per raggiungere matematicamente i Play-off, non così scontati come sembrava ad inizio stagione. Tre punti forse basilari per raggiungere l’obiettivo minimo, ma proprio minimo, che non accontenta nessuno dei tifosi. Anche a Lugano due settimane fa cambio di guida tecnica e dunque anche sul Ceresio vi sono necessità di scosse, di conferme e pensiamo agli Svizzeri con in particolare i ticinesi che hanno trascinato il Lugano fino ad oggi e la speranza di vedere almeno gli stranieri fare gli stranieri, cosa che ad oggi, a sette partite dalla fine del campionato regolare non si è ancora visto. Non sappiamo valutare se gli stranieri sono forti, sono lavativi o assolutamente non sono integrati nel gioco dei bianconeri; di certo con questi stranieri e il loro scarsissimo apporto alla causa del Lugano, ammesso che si qualifichino ai play-off, non si andrà lontano.
Allora come sempre, il derby che sfugge ad ogni pronostico, un derby importantissimo per entrambe le squadre, un derby che deve innanzitutto dimostrare l’impegno e l’attaccamento di tutti ai colori del proprio team. Poi che vinca chi oggi meriterà di vincere, ma se vi sarà impegno, lealtà e sudore con amore per la maglia avranno vinto tutti, veramente tutti.
E speriamo che finalmente l’ordine sia mantenuto, niente petardi, niente fumogeni e niente cretini che rovinano la festa. Se dovesse succedere che finalmente chi di dovere intervenga affinché vinca lo sport e non un manipolo di deficienti.
Il nostro pronostico: non lo sappiamo hihi