Oggi alle 18:30, presso La Sala, verrà trasmesso in prima internazionale Buzzard dell’americano Joel Potrykus.
Joel Potrykus è un regista e uno sceneggiatore, nato nel Michigan dove ha studiato cinema presso la Grand Valley State University di Allendale. Dopo la laurea ha realizzato i suoi primi cortometraggi (ricordiamo Gordon del 2007 e Coyote del 2010).
Nel 2012 ha realizzato Ape, il suo primo lungometraggio, che gli ha permesso di vincere il Premio per il miglior regista emergente nel concorso Cineasti del presente al Festival del Film di Locarno.
A distanza di due anni torna con Buzzard che lo vedrà in gara assieme ad altri quattordici film.
Dopo Coyte e Ape, Buzzard completa la sua Animal Trilogy.
Il Concorso cineasti del presente vedrà quindi concorrere quindici opere, prime o seconde, di registi emergenti e provenienti da tutto il mondo. Tutti in prima mondiale o internazionale, i film saranno produzioni low-budget, documentari o film di finzione; li caratterizza lo sguardo personale e unico del regista.
La giuria è formata dal regista siriano Ossama Mohammed (presidente), dallo svizzero Thierry Jobin, direttore di festival; dallo sceneggiatore, regista e attore canadese Don McKellar, dall’attrice francese Clémence Poésy, e infine dalla montatrice franco-cinese Mary Stephen.
I premi attribuiti oltre al prestigioso Pardo d’oro saranno: Premio speciale della giuria Ciné + Cineasti del presente e il Premio per il miglior regista emergente.
Chissà se proprio grazie a Buzzard, Potrykus si aggiudicherà un altro premio? Lo scopriremo il prossimo sabato.
BUZZARD, di Joel Potrykus
Colore, 97’, Stati Uniti 2014
Con Joshua Burge, Joel Potrykus
Marty Jackitansky è uno scansafatiche precario con un brutto carattere, passa le sue serate, tra fumetti e horror movies, a progettare e costruire un guanto dotato di lame (stile Freddy Krueger); e le sue giornate a scovare nuovi metodi di truffa e di risparmio. Dopo aver intestato degli assegni, destinati a terzi, a suo nome, fugge in preda alla paranoia per nascondersi a Detroit. Senza niente in tasca, eccetto il suo guanto e degli assegni non validi, il nullafacente horror-metallaro è pronto a entrare in azione. Cosa succederà?
Marty cerca sempre di fregare il sistema in cui vive, non soddisfatto della sua vita va verso l’autodistruzione fino a toccare il fondo. L’interpretazione e l’espressività di Joshua Burge sono strepitose e anche se il finale è celato sappiamo che sarà il “sistema” (non solo perché dotato di telecamere) a vincere. Buzzard è proprio come il film Rocky, dove alla fine Rocky non vince.
Se volete passare novantasette minuti, di ironia e suspence, in compagnia di Marty Jackitansky potrete farlo oggi alle 18:30 e domani alle 9 presso La Sala.
Ne vale la pena.