Siamo al colmo delle pagliacciate di una lega di parte e in malafede. Arrampicarsi sui vetri per giustificare un giocatore, Sprunger, recidivo non di un infortunio ma di averne causati molti e rovinando carriere di altri giocatori. La Lega e il suo giudice unico, assolutamente non più degni di qualsiasi credibilità, e lo constatiamo da anni di come ci si comporta, giustifica, perché se non sanziona significa che approva, l’atteggiamento violento di un giocatore.
Naturalmente scivolare contro un arbitro, sincerarsi subito di non averlo ferito e scusandosi, quando l’arbitro comprende la casualità del fatto e accetta le scuse, presuppone un intervento da parte della Lega e del giudice unico, sanzionando due giornate di squalifica al giocatore. Guarda caso il giocatore è Hoffmann, del Lugano e la sanzione è arrivata in ritardo per escludere il giocatore dalle prime due partite di Play off del Lugano ai quarti.
Ma questo è un dettaglio ed è anche casuale che questi interventi non richiesti da nessuno arrivano puntuali contro le due squadre ticinesi. Sarà anche sbagliato pensar male ma molte volte ci si azzecca.