Ha avuto luogo giovedì 9 giugno presso l’Hotel Coronado a Mendrisio, la 9° assemblea generale ordinaria dell’associazione spedizionieri ticinese, Spedlogswiss Ticino. Dopo l’intervento dedicato ai “cyber risk” da parte di Salvatore Lavorato, direttore Generale della RVA Associati SA, il presidente Paolo Cardani ha voluto innanzitutto porre l’accento sulle difficoltà riscontrate dal settore causate dall’inaspettata variazione del tasso di cambio che ha avuto un impatto negativo immediato sulle aziende. “Per far fronte a una perdita di concorrenzialità, molte aziende, dopo aver contenuto ulteriormente i costi e ridotto al minimo i margini di guadagno” – ha spiegato Cardani – “si vedono costrette a mettere in atto misure straordinarie ed interventi strutturali che coinvolgono il personale al fine di contenere anche il costo del lavoro. Decisioni difficili ma necessarie per cercare di mantenere i prezzi di vendita ad un livello che consenta di competere con la concorrenza internazionale e di garantire la sopravvivenza dell’intera categoria, mantenendo il know how ed un importante livello occupazionale sulla piazza”.
All’ordine del giorno, dopo l’approvazione dei conti, l’assemblea ha proceduto a riconfermare il presidente e a nominare il nuovo comitato che ha salutato l’arrivo del nuovo membro Gian Marco Taralli (DB Schenker) e dell’elezione a vice presidente di Enzo Cantelli (Bianchi & Co SA).
AAA apprendisti cercansi
Durante l’assemblea è stata dedicata una particolare attenzione al progetto “AAA apprendisti cercansi” avviato a fine 2015 da Spedlogswiss Ticino in stretta collaborazione con Pro Juventute Svizzera italiana. Si tratta di un’iniziativa formativa senza precedenti che, se da un lato permette al settore degli spedizionieri di ottenere figure professionali qualificate e difficilmente reperibili, dall’altro consente di offrire una straordinaria opportunità ai giovani e di far fronte anche alle responsabilità sociali mantenendo vivo un settore trainante per l’economia ticinese. Ilario Lodi, direttore di Pro Juventute Svizzera italiana, ha presentato i primi successi di questo progetto: attualmente cinque aziende si sono rese disponibili ad assumere apprendisti e sono stati ricevuti oltre 70 curricula di giovani interessati. L’obiettivo finale è quello di reintrodurre, entro un lasso di tempo ipotizzabile di cinque anni, l’apprendistato di spedizioniere, attualmente inserito nell’ambito dell’impiegato di commercio. “Lo spedizioniere è una professione che ha un solido futuro: ogni oggetto che ci circonda è stato trasportato” ha infine ricordato Roberta Cippà Cavadini che nel progetto si è impegnata in prima persona. “Nei prossimi anni dobbiamo riuscire a coinvolgere un numero maggiore di aziende per poter realizzare questo importante ed ambizioso progetto”. Con questo auspicio Spedlogswiss Ticino e Pro Juventute Svizzera italiana continueranno a collaborare per far convergere l’economia e l’educazione, rilanciando così il settore delle case di spedizione (video informativo: https://youtu.be/fjMMRw6ljsI).
Didascalia foto:
da sinistra: Ilario Lodi, Salvatore Lavorato, Roberta Cippà Cavadini, Silvia Degen, Paolo Cardani, Judith Moser, Marco Passalia