Terza giornata di Lega A e terza vittoria, pur senza bonus, per i ticinesi, che battono per la prima volta i quotati avversari di Ginevra P-L-O.
Brutta partita quella vista ieri sul campo di casa, con Lugano che parte forte, gioca bene e segna subito, ma dopo soli quindici minuti, quelli iniziali per l’appunto, sembra spegnersi la luce. Da qui in poi, gioco confuso, tanti errori, scelte personali anziché di squadra.
Eppure il piano tattico era molto chiaro: niente ricicli di palla e niente calci in campo, onde evitare i contrattacchi della buona linea arretrata di Ginevra, per contro si era chiesto gioco al largo e molta disciplina sia tattica, che comportamentale.
Tutto ciò non è successo e su questo si lavorerà in settimana.
Nota positiva è la salita in cattedra della difesa ticinese (una sola meta subita in tre match), capace per oltre venti minuti di proteggere, senza lasciare varchi, la propria linea di meta. Trascinata dai placcaggi di Medici e Ahumada, proprio la difesa, ha minato le velleità di rimonta degli ospiti.
Comunque sia andata, ancora una vittoria per i bianconeri, che però non soddisfa appieno coach Borghetti che vuole, in sintonia con il club, che la vittoria sia la logica conseguenza di un gioco bello da vedere e piacevole da praticare.
Non è un alibi, ma un dato di realtà, l’impossibilità di avere continuità nel match dovuta alle continue interruzioni del direttore di gara e alla non concessione dei vantaggi ,che hanno non poco influito sullo spirito del gioco.
Da segnalare inoltre, il buon esordio del diciottenne Leonardo Iandiorio universitario a Lugano, proveniente da Perugia.
Infine splendida giornata di sole e rugby, aperta con la prima uscita del team II luganese, che ha surclassato i rivali di Berna: bella prova, bel gioco per almeno un tempo, ciò fa ben sperare per il futuro del club.
Ora un tour de force per i luganesi in LNA, con ben tre trasferte consecutive sui difficili campi di Losanna, Ginevra sponda CERN e Nyon , alla fine del quale si tirerà un primo bilancio stagionale.
ABC