LA MISSIONE DI ATFA
Lo scopo di ATFA è quello di sensibilizzare la popolazione su questa tematica, offrendo inoltre il proprio sostegno alle famiglie affidatarie e agli operatori sociali. Per farlo, l’Ente organizza periodicamente eventi, corsi di formazione e seminari dedicati all’argomento. Oggi ATFA conta in Ticino oltre 160 famiglie affidatarie a lungo termine che accolgono circa 180 bambini e ragazzi. Per le situazioni d’urgenza ci sono inoltre 10 famiglie SOS, le quali sono in grado di accogliere i minori nell’immediato. Nel 2020 ATFA ha creato la figura della Famiglia Affidataria Professionale (FAP) ed il suo luogo di vita, chiamato “Casa famiglia”. Questo nuovo tipo di famiglia affidataria, rispetto a quelle standard, è infatti più indipendente ed è in grado di accogliere i casi più complessi che, spesso, non sono collocabili in normali famiglie affidatarie.
IL RUOLO DELL’AFFIDO
L’affidamento familiare rappresenta un’opportunità di crescita preziosa per il minore che, inserito in un ambiente familiare stabile, può trovare nuovi punti di riferimento affettivi ed educativi che lo aiutino a ricostruire una personalità serena ed equilibrata. Tale delicato ed importante strumento si immerge e trova le sue radici nel processo relazionale che intercorre tra minore, famiglia di origine, famiglia affidataria e servizi socio-assistenziali. Il minore viene così accolto in un luogo di cambiamento, che possa rafforzare la fiducia tra i soggetti coinvolgi, facendosi motore dell’evoluzione positiva della vita del minore, della famiglia di origine e della famiglia affidataria. L’affidamento familiare è dunque un’occasione di apertura verso una nuova rete di rapporti. Attualmente il Ticino è confrontato con due tipi di affidamento: quello Family, caratterizzato da una graduale conoscenza del minore e da un periodo di tempo a medio-lungo termine e quello SOS, caratterizzato invece dall’accoglienza di minori in situazioni di emergenza ed urgenza, per un periodo di tempo di tre mesi, prolungabili a sei.
CHI SONO LE FAMIGLIE AFFIDATARIE
Solidarietà ed accoglienza rappresentano valori importanti e significativi il cui obiettivo è quello di migliorare il contesto in cui noi tutti viviamo. Proprio partendo da questi due valori, è importante contestualizzare lo strumento dell’affido, una forma d’aiuto che vede coinvolte persone singole, coppie sposate o conviventi, con o senza figli. L’affido, infatti, è una forma di protezione dell’infanzia che diventa indispensabile quando i genitori vivono una situazione di difficoltà famigliare tale per cui è necessario l’allontanamento del minore. Le famiglie affidatarie allora si mettono a disposizione dei servizi sociali per una piena collaborazione, in un’ottica di aiuto verso chi si trova in una situazione di momentanea difficoltà. Nell’ambito dell’affido vi sono due principi base da tener conto: il principio della sussidiarietà (grazie al quale l’affido non è concepito come una sostituzione della famiglia naturale ma come un supporto ad essa) ed il principio della proporzionalità (il quale prevede un’accurata riflessione rispetto alla gravità del problema e alla ricerca di una soluzione idonea). In questo caso è importante che l’affido sia l’ultima ratio in quanto strumento, e che quindi si opti per il collocamento a terzi unicamente dopo aver constatato che tutte le risorse disponibili a sostegno della famiglia o del minore fossero state ritenute non adeguate o insufficienti (giusti gli articoli 310 – 314 del Codice Civile Svizzero).
LE ATTUALI TIPOLOGIE DI AFFIDO IN TICINO
FAMILY
Si tratta dell’affido tradizionale, il quale prevede l’accoglienza di un minore per un periodo di tempo indeterminato (sino al ristabilimento di condizioni ritenute accettabili nella sua famiglia di origine). L’estensione nel tempo permette alla famiglia di instaurare una relazione solida con il minore, la possibilità di accompagnarlo per un determinato periodo e di aiutarlo a sviluppare e realizzare obiettivi a lungo termine. Le famiglie Family accolgono minori previo un periodo di conoscenza e di ambientamento, che avviene in modo graduale. I minori che vengono accolti in affido a lungo termine, prima del collocamento solitamente si trovano in istituto o presso una famiglia SOS, la quale collaborerà con la famiglia Family per un accompagnamento con inserimento.
SOS
La famiglia affidataria SOS accoglie un minore per un periodo di tempo limitato (da 3 a 6 mesi) con la previsione di un rientro a breve in famiglia, di un eventuale successivo collocamento in istituto o, a lungo termine presso una famiglia affidataria. L’allontanamento del minore dalla sua famiglia naturale è immediato e la famiglia SOS deve essere pronta ad accoglierlo con poco preavviso, spesso solo di alcune ore. Alla famiglia è quindi richiesta molta più flessibilità e, contrariamente all’affido Family, non vi è la possibilità di inserire il minore nella famiglia affidataria in modo graduale. Si tratta di famiglie formate appositamente per far fronte a questo tipo di emergenze.
FAP
La Famiglia Affidataria Professionale (FAP) ed il suo luogo di vita, chiamato “Casa famiglia”, rappresenta una figura necessaria alle nuove tipologie di affidamento familiare. La FAP si distingue dalle normali famiglie affidatarie grazie alla formazione nell’ambito sociale e all’esperienza nell’ambito dell’affido. Queste risorse portano la FAP ad assumersi maggiori compiti e responsabilità nei confronti di un normale affido, seguendo maggiormente il minore anche in compiti ben definiti con la rete professionale, la quale supervisionerà il progetto. La FAP vede quindi intrecciarsi il suo statuto di famiglia con quello di professionista.
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