Il mondo è ingiusto, il cantone Ticino segue le indicazioni di Berna e succede che giovani con ordine di abbandonare la Svizzera da tre anni per il proprio paese di orgine dove vi sono i famigliari ad attenderlo e in un paese dove non vi è più alcun pericolo di guerra o dittature. Per questo giovane che ha chiaramente non rispettato la legge e usato ogni stratagemma al limite del consentito si sono usati fiumi di parole, dove anche il Vescovo Emerito Grampa è sceso in pista per politicizzare il tutto e per sostenere questa causa che ha suscitato enormi discussioni e spese allo Stato esorbitanti. Poi, a fronte di tutto ciò, vi sono stranieri che hanno usufruito degli aiuti statali per apprendere una professione, appresa la stessa sono impiegati presso aziende serie che danno loro uno stipendio regolare, pagando tutti gli oneri sociali e dove gli stessi datori sono molto soddisfatti del lavoro svolto da questi irreprensibili impiegati. Questi che poi lavorano, percepiscono uno stipendio, pagano cassa malati, affitto e tutte le spese del caso, senza che lo Stato intervenga con un franchetto, quando dopo anni di dimostrazione di lealtà e serietà verso la nazione ospitante, si vedono recapitare di colpo l’ordine di abbandonare la nazione in trenta giorni e ritornare in paesi dove oggi vi sono scenari di guerra e di pericolo concreto per la vita stessa. Per questi casi, che non fanno clamore, proprio perché questi stranieri sono seri e non creano alcun ostacolo, nessuno interviene e si lascia che si compi un vero e proprio torto verso chi è nostro ospite, lavora ed è riconoscente a chi li ospita, integrandosi nella vita sociale del paese in cui vivono. Di tutto quello che scriviamo ne abbiamo la documentazione, per cui vogliamo farci sorprendere per il proseguo di questi casi a noi noti per poi sollevare, se del caso, eventualmente noi il polverone a favore degli stranieri che sono integrati con i fatti e che non creano nessun ostacolo alal comunità nella quale vivono, senza usare quei stratagemmi, vedi certificati, ricorsi vari ecc. solo per ritardare la decisione finale sperando di poter rimanere da noi, magari al soldo delle nostre prestazioni sociali. E’ semplicemente una questione di equità di trattamento, indipendentemente dai casi specifici ai quali forse sembra facciamo riferimento.