I National Winter Games 2016 di Special Olympics Switzerland sono terminati, dopo la cerimonia di chiusura che ha visto la presenza del consigliere federale Guy Parmelin in una cornice invernale da favola. 563 atleti provenienti da tutta la Svizzera, tra cui 50 ticinesi, hanno partecipato al più grande ed emozionante evento sportivo dell’anno per persone con disabilità mentale, gareggiando nelle discipline dello sci alpino, snowboard, sci di fondo e unihockey.
Nello sport è ormai prassi celebrare i vincitori, stabilire record, stilare classifiche e medaglieri. Per Special Olympics, al di là dei risultati, è importante soprattutto la possibilità di partecipare, di dimostrare a sé stessi e alla società che anche le persone con disabilità intellettiva possono raggiungere grandi risultati, al di là delle prestazioni atletiche.
È questo lo scopo del movimento mondiale che dal 1995 in Svizzera si occupa di offrire a migliaia di atleti non solo la gioia di gareggiare, ma anche la possibilità di essere inclusi, attraverso grandi eventi sportivi, nella società.
I Giochi Nazionali di Coira si sono rivelati, in questo senso, una grande occasione. Migliaia di persone hanno infatti sostenuto gli oltre 500 atleti che, dal 3 al 6 marzo, si sono sfidati nelle discipline dello sci alpino, snowboard, sci di fondo e unihockey. Non si tratta di gare prettamente competitive; nello sport per persone con andicap mentale è infatti difficile stabilire a priori delle categorie. Per questo viene applicato il concetto del “divisioning”, ovvero della suddivisione degli atleti in piccoli gruppi, a seconda delle effettive possibilità di prestazione. Questo concetto permette di organizzare dei gruppi equilibrati e garantisce maggiori possibilità di vincita.
Nonostante le forti nevicate del weekend, tutte le competizioni si sono svolte come da programma, con un forte coinvolgimento da parte del pubblico che, nonostante le nevicate, ha sostenuto con gioia gli atleti impegnati sui campi da sci e nella palestra della scuola professionale di Coira. Tra le varie discipline offerte, molto interesse ha destato il curling, offerto quale sport di dimostrazione presso la Waldhaus Arena di Flims. Qui Binia Feltscher, testimonial d’eccezione, ha affiancato gli atleti durante lo svolgimento delle competizioni.
La manifestazione si è conclusa domenica, con la cerimonia di chiusura alla quale ha preso parte anche il consigliere federale Guy Parmelin.
Per Sladjana Stojanovic, coordinatrice della Svizzera italiana di Special Olympics Switzerland, sono stati quattro giorni molto emozionanti. “Gli sportivi hanno potuto approfittare di un evento che ha risposto a tutte le attese. Non ci sono stati incidenti e le gare si sono svolte con uno spirito competitivo ma rispettoso. Un grande ringraziamento a tutti i nostri partner e sponsor che hanno reso questo possibile. Con questo evento sono certa che la valorizzazione, la riconoscenza e l’integrazione delle persone con disabilità mentale sia progredita”.
Nelle immagini: Il consigliere federale Guy Parmelin alla cerimonia di chiusura e alcuni momenti delle competizioni.