Nella provincia di Varese il 28 ottobre u.s. sono state registrate ben 1’902 persone infettate da Covid-19, un quarto di quelle rilevate in tutta la regione Lombardia, che nello stesso giorno ne ha contabilizzati 7’559.
Molti abitanti della provincia di Varese lavorano in Ticino grazie a un permesso G da frontaliere. È innegabile, che come avvenuto in primavera in occasione della prima ondata Covid-19, lo spostamento da e per il Ticino ha contribuito ad aumentare in modo esponenziale il numero di contagiati in Ticino. Va comunque ricordato che il problema si pone anche per i diversi Ticinesi che si recano in Italia per acquisti o per affari privati.
Attualmente la situazione relativa al Covid-19 in Ticino è seria, seppur probabilmente meno acuta che in altri Cantoni, ma rimane la preoccupazione di non dover rivivere la stessa situazione della scorsa primavera.
Si chiede pertanto al Consiglio federale:
1. Condivide la preoccupazione esposta precedentemente e in particolare relativa alla pericolosità dei molti movimenti da e per il Ticino dei molti lavoratori frontalieri?
2. Che misure intende adottare per cercare di limitare un’ulteriore peggioramento della situazione in Ticino?
3. Sono previste misure a breve per rallentare lo spostamento dei lavoratori frontalieri da e per il Ticino?
4. Sono previste misure a breve per rallentare lo spostamento dei residenti in Ticino da e per l’Italia?