Nei giorni scorsi durante una gita in alta Valle Morobbia ho costatato l’assenza di escrementi di capre e pecore sui sentieri alpini notoriamente battuti da questi animali. Ho messo in relazione il tutto con la presenza di quasi una decina di lupi in quella regione. Mi è stato riferito che alcuni agricoltori hanno scelto, loro malgrado, di trasferire le loro greggi nella Svizzera interna al fine di assicurarsi una possibilità di pascolo in tutta sicurezza.
Chiedo quindi al Consiglio di Stato:
1) Corrisponde al vero che alcuni agricoltori ticinesi sono stati costretti dalla presenza del lupo a far pascolare le loro greggi nel Canton Uri?
2) Corrisponde al vero che lo Stato sussidia questi trasferimenti di animali? Se sì, queste spese vengono computate nei costi causati dalla volontà del governo, o del dipartimento, di difendere il lupo a tutti i costi, o finiscono sotto la voce “spese varie”?
3) Quali saranno le conseguenze per le zone di montagna se, come è molto probabile, la presenza di questi predatori dovesse aumentare?
4) Come intende intervenire il Governo per evitare questo stato di cose che mette in forse l’esistenza stessa dell’agricoltura di montagna (tanto necessaria per mantenere pulite e vivibili queste zone discoste) e per evitare stressanti trasporti per questi animali che invece meritano di poter pascolare indisturbati sui nostri monti?
Giorgio Galusero, Franco Celio e Germano Mattei