I politici assieme l’associazione degli impianti di sci, nel canton Grigioni, hanno analizzato la stagione passata e con grande onestà è stato fatto un esame completo di una stagione iniziata male e terminata peggio. Ma a preoccupare maggiormente non sono le cifre, importanti in calo, ma il male strutturale che attanaglia un settore comunque di ricchi, che senza neve e senza le mega strutture e l’accoglienza (parliamo del Grigioni patria del turismo invernale) e un fattore legato alla zona Euro non fanno vedere il futuro pitturato di rosa. Il risultato che traspare sono gli alti costi di gestione, il cambio Euro e la meteo. Se sulla meteo poco si può fare oltre i cannoni che non sempre risolvono la situazione, sui costi strutturali di gestione vi un ampio margine di risparmio. Non vanno dimenticati gli investimenti, in quanto questi permettono la modernizzazione degli impianti. Una considerazione generale va pur fatta: ha ancora senso investire milioni, per non dire miliardi in strutture dove sempre meno persone possono usufruirne visto i costi elevati di un movimento che sembra un pozzo senza fondo?
Vorremmo veramente venir messi a conoscenza con la dovuta trasparenza sulle cifre anche nel nostro cantone e che venga fatta un’analisi completa reale e non i soliti studi che da anni ci vendono luci per lanterne. Anche perché le risorse economiche sono limitate e queste risorse dovranno essere centellinate, a nostro modo di vedere, per il sostegno delle tante famiglie residenti in difficoltà. Ma questa è una decisione politica e sappiamo tutti come andrà a finire….