Lo scorso lunedì 26 settembre ha preso il via in tutta la Svizzera italiana la raccolta centralizzata delle castagne., grazie all’apertura dei tre centri di raccolta sparsi sul territorio (Cadenazzo, Muzzano e Stabio). Per permettere la lavorazione di questo prezioso prodotto tradizionale, locale, biologico e genuino è necessario che la popolazione prenda parte attivamente alla raccolta, recandosi poi a consegnarle in uno dei centri.
A una settimana dall’apertura abbiamo pertanto voluto saperne di più sull’inizio di questa storica attività, che una volta metteva letteralmente “il pane in bocca” alla maggioranza del Cantone. Paolo Bassetti, responsabile dei centri di raccolta, ha fatto il punto della situazione: “Purtroppo, nonostante anche i tanti appelli delle scorse settimane, i quantitativi consegnati durante la prima settimana di apertura sono rimasti piuttosto contenuti.”
C’è una spiegazione per gli scarsi quantitativi? “Da un lato – prosegue Bassetti – la maturazione nel bosco manifesta un certo ritardo. Dall’altro si sta confermando che – ad eccezione dei castagni coltivati e innestati – i frutti (le castagne) sono generalmente di piccole dimensioni. Insomma, l’impressione è che i castagni si sono o stanno fortunatamente riprendendosi dagli acciacchi degli ultimi anni, cinipide in primis, ma sono ancora alquanto deboli.”
Una situazione che si riflette certamente sui quantitativi, sulle dimensioni e sulla spinta alla raccolta tra la popolazione, ma che non inficia la qualità delle castagne, come ci conferma ancora Bassetti: “Nonostante ne siano arrivate poche, si può affermare che la qualità dei frutti consegnati è decisamente buona. Infatti non perdo occasione per ricordare che, grazie alle varie possibilità di valorizzazione – dalla vendita fresca per le caldarroste all’essiccazione e trasformazione – anche le castagne di piccole dimensioni sono molto benaccette!”.
Un bilancio in chiaroscuro dunque: dimensioni e quantità ridotte, ma buona qualità. L’invito alla popolazione rimane pertanto quello di indossare le scarpe adatte e iniziare a camminare con gli occhi rivolti a terra nei nostri incantevoli e incantati boschi! Raccogliere castagne significa infatti anche valorizzare indirettamente le selve castanili e rafforzare la cultura del castagno: è un progetto di società! Tutti possono raccogliere castagne, basta prestare attenzione ad eventuali divieti nelle selve castanili gestite. Se infatti raccogliere castagne nei boschi è libero, così non è nelle selve curate, che sono come dei frutteti di castagni.
Infine riproponiamo il breve promemoria per una raccolta proficua e soddisfacente:
La raccolta, cosa fare e cosa non fare
Nel bosco:
– Non raccogliere castagne ammuffite o con evidenti segni di vermi.
– Raccogliere sia le castagne piccole che grosse in un unico sacco.
– La cernita delle castagne in classi di pezzatura non è necessaria! Non perdete tempo inutilmente con la cernita – usate il tempo per raccogliere più castagne.
A casa:
– Separare rapidamente solo le castagne belle grosse (di almeno 13 grammi l’una).
– Le castagne grosse devono essere veramente ben scelte ed omogenee (stessa pezzatura e stesso colore).
– Eventuali castagne che presentano fessure o rotture della buccia (tipico di alcune varietà) o che sono di colore biancastro sono da consegnare separatamente.
– Consegnare al più presto le castagne presso un centro di raccolta.
Da evitare assolutamente:
– Mettere in acqua le castagne per più ore o giorni oppure lasciare al sole e al vento.
– Conservare le castagne in contenitori ermetici che non traspirano (es. sacco dei rifiuti).
– Eseguire la cernita delle castagne pesandole chilo per chilo.
Vi aspettiamo numerosi in uno dei centri di raccolta!
Associazione Castanicoltori della Svizzera italiana