Se fosse per il roaster di certo non ci sarebbe storia, ma mettiamo il cuore e il morale e l’Ambri si ritrova suo malgrado ad essere il favorito, dopo la convincente prestazione contro i primi della classe. Il Lugano altalenante, senza un gioco vero, con tante stelle che brillano di una luce individuale, ha ancora molte difficoltà nel costruire qualcosa di compatto all’attacco. Se la difesa regge, ma con svarioni di pochi secondi che ne ha compromesso molte volte la vittoria, con un allenatore forse ancora incapace di gestire così elevato potenzialità, ci ritroviamo un’Ambri pimpante, gasato e che non ha nulla da perdere se non solo da guadagnare. Ormai la stagione che sembrava compromessa può avere un epilogo interessante che si chiama ancora porta aperta ai Play-off. Operazione difficile ma assolutamente non impossibile. Il Lugano che sarà contratto, deve vincere se non vuole peredere definitivamente la possibilità del 4 posto, dove lo Zugo sembra saldamente esserne il titolare. Una decina di partite ancora dove tutto può ancora cambiare. Per i bianconeri una prova che deve dire se il Lugano è squadra oppure come gli altri anni è un team con buone individualità e nulla più. Se si vuole puntare in alto ci vuole comunque ben altro perché le squadre, quelle vere dimostrano altro gioco e meccanismi oliati, il Lugano per ora no. Anche se, la scusante c^è; le assenze di sempre un 4-8 titolari per infortuni che non ha permesso a Fischer di avere durante la stagione, mai, il roaster completo, ma con le scuse e con i ma i titoli non si vincono. Abbozziamo un pronostico: 3:2 dopo i rigori per l’Ambri.