Il Consiglio di amministrazione di GastroTicino si è riunito oggi in seduta straordinaria per analizzare la situazione in cui versa il settore della ristorazione e albergheria, alla luce degli ultimi sviluppi relativi al diffondersi del COVID-19. Invita i soci ad analizzare seriamente la situazione e a considerare un’eventuale sospensione dell’attività.
La riunione fa seguito alla risoluzione adottata dall’Assemblea straordinaria dei delegati il 4 marzo e alla lettera spedita a tutti i Municipi il 10 marzo (vedi allegato).
Quale premessa, ricordiamo che:
1. gli oltre 2’500 esercizi pubblici presenti nel Canton Ticino occupano nell’arco dell’anno circa 16’000 impiegati.
2. ristorazione e albergheria sono uno dei settori trainanti dell’economia cantonale
3. molti esercizi stagionali non apriranno o ritarderanno l’apertura
4. tra le misure preventive adottate dal Governo federale e cantonale figura quella di non creare assembramenti di persone, invitando la popolazione a rimanere a casa
CROLLO ASSOLUTO DEI CLIENTI
Condividendo la necessità di ridurre le possibili occasioni di contagio del COVID-19 tra la popolazione – a tutela della salute pubblica e dei dipendenti del settore – GastroTicino considera però, che quale prima e diretta conseguenza dei tali legittime misure, è il crollo assoluto dei clienti. Se nella risoluzione del 4 marzo si parlava di settore in ginocchio, ora a distanza di poco meno di una settimana, possiamo tranquillamente parlare di drammatica emergenza, con una perdita media della cifra d’affari attorno all’80%.
Dopo quanto precede GastroTicino, invita i soci a valutare ed eventualmente a contattare i propri fiduciari, consulenti finanziari e/o partner sociali, per analizzare la propria situazione finanziaria, riflettendo anche sulla possibile sospensione dell’attività.
Un invito alla categoria, che si impone in attesa di una risposta alle nostre rivendicazioni da parte delle autorità cantonali e comunali, visto che molte aziende rischiano di subire problemi di liquidità a brevissimo termine.
GastroTicino fa appello anche ai proprietari degli stabili, affinché possano ridurre le pigioni dei ristoratori, aiutandoli così nella lotta per la sopravvivenza.