Che sia calcio o hockey, che sia ginnastica artistica o nuoto, la tendenza è quella di spompare i giovanissimi per renderli sempre più dipendenti da alcuni esaltati dello sport, che lo fanno di mestiere, percependo soldi e che vorrebbero avere il loro orgoglio personale di trovare un talento vero, senza rendersi conto di aver rovinato migliaia di giovanissimi e rispettive famiglie, con promesse vane per delle vittorie, poche di Pirro.
Quando sentiamo questi formatori esaltati, e nel corso della vita sia privata per avere tre figli sportivi e per lavoro seguendo molte conferenze stampa ci rendiamo conto come questi e continuiamo a chiamarli esaltati, prendano in giro se stessi prima, ma loro sono stipendiati dalle varie federazioni, ma quel che è peggio cercano di esaltare i giovani promettendo mari e monti, sapendo che molti di questi giovani, smetteranno perché praticano sport per il piacere di praticarlo. E’ vero che senza sacrifici non si ottiene nulla, ma se bisogna rovinare migliaia di giovani, per avere un campione assoluto, forse il prezzo da pagare è troppo elevato. Bisognerebbe un attimino riflettere dove vogliamo andare con queste politiche di selezione estremizzate…. (ETC/rb)