Terremoto si parlava, ma piccolo sisma si è avuto. Piccolo perché quei personaggi che da un ventennio guidano la scena politica Svizzera ci sono sempre e ancora. Una ventata di Green si è avuta, ma il pericolo ora è che questi ChicGreen, gente borghese di fatto, voglia mettersi in mostra e far pagare a noi le loro cause ambientali. Ma il Green non è avanzato così tanto in Ticino. Analizziamo il risultato e frazioniamolo con le varie componenti e vediamo che i Green non sono andati oltre il 6-7 %, di per se un buon risultato ma non eccezionale. Un risultato, che in Ticino lascia l’amaro in bocca. A difendere l’ambiente per il Ticino una chic-borghese che abita a Zurigo! Se questo è il prodotto di avere rappresentanti del popolo vicino al popolo, forse si è “cannato” un qualcosina. Prepariamoci ad un periodo di tasse su tasse, perché sia i Green che i loro alleati, la sinistra sono partiti che adorano tassare la classe media, come se esistesse ancora. Il 14% raggiunto dai rosso-verdi, va ascritto nella misura di un 2% per i comunisti, di un 3% per la sinistra di Cavalli e un altro 4% di gente che ha subito inconsciamente il batage sistematico dei media di informazione. Infatti ogni giorno si parlava di ambiente, di studenti in piazza e via dicendo. E’ chiaro che l’ambiente è stato abusato, da tutti sia chiaro, ma ora che ci vengono a dire che l’ambiente è di sinistra, questa è la barzelletta dei ancora legati al regime comunista bolscevico, dei Cavalli e suoi sostenitori. Detto ciò siamo proprio curiosi di vedere come i verdi, ops, i rosso-verdi agiranno a favore dell’ambiente senza colpevolizzare la gente. Mai che uno di loro abbia alzato la voce contro le multinazionali che sono forse la causa prima del degrado ambientale. I rosso, e ora rosso verdi sono forti con i deboli e debolissimi con i forti, questioni di interessi variegati che tutti capiscono.
A fronte dei rosso-verdi che possono essere considerati vincitori, vi sono anche da parte opposta un partito che altrettanto ha vinto: UDC con uno scatenato Marco Chiesa che ha tenuto testa al plurititolato Lombardi Filippo, che si sapeva essere tra i più votati. L’UDC ha salvato, letteralmente salvato parzialmente lo smacco della Lega, che da quando è al Governo perde consensi. E certo pavoneggiarsi al potere non necessariamente significa fare gli interessi della popolazione, quella popolazione che a loro detta non ha capito bene chi doveva votare. Allora quando la gente vota in massa la Lega allora è intelligente e quando fa fare una figuraccia ai suoi rappresentanti allora non capisce nulla. Bella idea di valore democratico. La Lega è di grand lunga la vera sconfitta di questo turno elettorale, ha perso un seggio con la signora Pantani, nessuno si accorgerà, e con Ghiggia per gli Stati ha fatto una figuraccia enorme. La gente, che non ha capito nulla, una cosa ha capito: è stufa di solo promesse, è stufa di essere presa in giro da chi cavalca un movimento perché altrimenti non sarebbe entrato mai a far politica. Forse la Lega, e bene ha dichiarato Marco Borradori, dovrebbe iniziare a farsi degli esami e darsi delle regole. Invece molti colonnelli, nome che poco si s’addice alla democrazia, sono a tutto campo senza seguire una visione precisa. Basti pensare che per intervistare una voce unica per la Lega si fa difficoltà in quanto ognuno pensa che la sua linea è quella vincente. Puntare su Ghiggia, esempio di incoerenza sociale e che esce solo a questi appuntamenti è stato un errore enorme, sapendo che nell’UDC vi era una persona preparata come Marco Chiesa. Ma tanté, la Lega perdente si trova in buona compagnia: i socialisti che non hanno capito che il polo rosso-verde avrebbe eroso a loro molti voti. Senza citare la figura elettorale del presidente Righini che è stato battuto da quasi tutti i suoi compagni di lista, molti tra l’altro sconosciuti. Se qualcuno non lo informerà della situazione uscirà ancora con i suoi comunicati che non stanno da nessuna parte e sono frutto di sue elucubrazioni mentali contorte. Poi i risultati sanciscono le devianze mentali. Non di certo il polo dei centristi, PPD e PLR ha avuto un grande successo. Se Lombardi ha fatto la sua prevista bella votazione, i due al Nazionale hanno sudato le proverbiali sette camicie e solo la grande sconfitta della Lega ha permesso loro di mantenere i due seggi. Già girano frecce anche tra i liberali e PPD che si accusano vicendevolmente di aver giocato sporco. Ma avete mai visto un PPD mantenere la parola data, in particolare negli accordi politici. I Liberali hanno fatto una bellissima votazione con il giovane Alex Farinelli, e ne siamo particolarmente felici per lui, che talmente emozionato non riusciva bene a connettere: ecco questi uomini che sanno ancora emozionarsi ci piacciono tantissimo e non per nulla è stato in assoluto il più votato di tutti per il Nazionale Ma poi quando si candida un Merlini per gli Stati pensando di avere il jolly, o lo si è voluto bruciare apposta (probabile) o non si è capito nulla di votazioni e personaggi. Poi altri partiti o movimenti che non avrebbero nemmeno correre per una poltrona in quanto sapevano da subito che non avevano i numeri: pensiamo a Montagna viva in particolare che continua a calr lezioni di democrazia avvelenata da quando non è più stato rieletto nel parlamento cantonale. Anche in questo caso mai che facciano un piccolo esame di coscienza. Invece di gettare veleno verso gli altri bisognerebbe prima guardare in casa propria. A questi movimenti, bisogna certamente concedere la possibilità di mettersi in gioco, ma tutti quei movimenti che non raggiungono almeno il 10% di consensi, dovrebbero essere chiamati alla cassa ne far fronte a parte delle spese elettorali che la Confederazione deve sborsare. Sono soldi nostri ed è giusto che questi non se ne approfittano per solo loro boria personale.
Ma alla fine cosa è cambiato: sulla carta uno spostamento verso sinistra che non significa più sensibilità al sociale, anzi. Una maggiore sensibilizzazione verso l’ambiente, sempre sulla carta, che speriamo non si traduca in maggiori tasse per la popolazione che verrà colpevolizzata di inquinare ed essere la causa del surriscaldamento della terra. La destra, che con la Lega difficilmente potrà alzare troppo la voce e con UDC che comunque non ha i numeri per dettare legge ci grideranno nelle orecchie “Prima i nostri” per poi non fare nulla (da 4 anni nulla è cambiato). Ci avevano promesso al massimo 40mila frontalieri e siamo a 65 mila. Sempre un ministro della Lega ci aveva promesso di risolvere la mobilità; questa è peggiorata senza che il ministro muova un dito. L’altro Ministro che ha promesso meno tasse di circolazione e che le multe sono un mezzo preventivo. Di fatto le multe sono un mezzo per far cassa ad ogni costo e per quanto riguarda le tasse di circolazione siamo ben lontani da quanto ci aveva promesso. Non parliamo poi delle politiche sociali. Insomma le premesse, sulla carta ci sarebbero anche, ma la realtà è ben diversa. A furia di gridare “al lupo, al lupo” chi crede ancora nella classe politica?
E poi e poi non dimentichiamo il partito che ha preso più non-consensi: quelli rimasti a casa che ormai non credono più in nulla e sono oltre il 50% della popolazione votante. Che facciamo? Ce ne freghiamo di questi? O finalmente la classe politica si siede ad un tavolo ed inizia a fare l’analisi vera della situazione e verifica le vere necessità della gente, agendo di conseguenza. Sarebbe l’unico metodo per riprendere chi non vota. Perché anche loro fanno parte della nostra società ed è giusto che si esprimano, almeno potremmo dire di avere decisioni democraticamente prese da tutta la popolazione e non solo da parte di una stretta cerchia di popolazione, quella che deve votare come dicono loro. Così il gioco non è valido…
R. Bosia, dir. ETiCinforma.ch
E ora cerchiamo di giocarla bene almeno per il ballottaggio!