Il Partito Comunista prende atto della decisione del Consiglio Comunale di Bellinzona di approvare il nuovo regolamento dei cimiteri che esclude la gestione pubblica del crematorio comunale e dunque apre le porte alla sua privatizzazione! In Svizzera quasi tutti i 31 crematori sono pubblici: solo in Ticino essi sono quasi del tutto in mano a privati: Bellinzona rappresentava dunque un’eccezione che permetteva anche di garantire tariffe più accessibili alla cittadinanza colpita da un lutto.
Il Municipio di Bellinzona e oggi il legislativo cittadino si assume una grossa responsabilità politica ed economica nello smantellamento di un tassello, peraltro anche umanamente molto delicato, del servizio pubblico. Si tratta di una decisione peraltro anticipata con un discutibile mandato di prestazione concesso a una neo-costituita azienda che era emerso pubblicamente solo a seguito di due interrogazioni dei nostri consiglieri comunali Massimiliano Ay ed Alessandro Lucchini e sottoscritte dall’intero gruppo dell’Unità di Sinistra (che ha invece nel suo programma la difesa del servizio pubblico e non la sua privatizzazione), ponendo quindi al centro anche un problema di trasparenza.
Partito Comunista
Sezione Bellinzonese