Il pastore è una figura secolare nelle Alpi che si è persa negli ultimi decenni, ma di cui le aziende agricole hanno necessità: trovare personale qualificato sta diventando un problema rilevante, sopperito quasi esclusivamente da manodopera estera. È dunque una professione ancora richiesta, per niente superata. Semmai, il suo ruolo ha acquisito una maggiore importanza proprio in virtù dei cambiamenti sociali, culturali e tecnologici in atto. Eppure la voce “pastore” nel portale www.orientamento.ch non figura: un’assenza formativa che va di pari passo con la “denaturazione” della società, in altre parole con la perdita delle conoscenze legate alla natura.
A rivalorizzare la professione è la mozione della deputata del Partito Comunista Lea Ferrari dal titolo « Una scuola di pastorizia in Valle di Blenio», firmata dai colleghi deputati bleniesi Gina La Mantia, Alessio Ghisla, Alex Gianella e dal segretario agricolo Sem Genini. Obiettivo della scuola – come si legge nella mozione – è di ristabilire «il plurisecolare rapporto di conoscenza con la natura nel contesto contemporaneo, innescando ricadute pratiche rilevanti: dai pastori attivi in diversi modi capillarmente nella regione, allo sviluppo di nuove soluzioni ed alla divulgazione». Ricadute pratiche anche nella crisi conflittuale tra lupo, uomo e bestiame. Secondo il Partito Comunista, uno dei motivi per cui il lupo avanza è anche il venire meno di figure che conoscevano profondamente il territorio e gli animali quali appunto i pastori. Questo ruolo è fondamentale per la corretta gestione degli alpi e per il benessere degli animali, sono anche i primi che possono accorgersi della presenza del lupo e dare avvio ad una serie di interventi di contenimento.
La scuola di pastorizia si inserisce a pieno nel solco della sovranità alimentare, ancorata alla costituzione per volontà della popolazione ticinese, contribuendo ad aggiornare e ad arricchire l’offerta formativa in Ticino con una realtà consolidata sia in Svizzera sia in Europa. L’ubicazione in Valle di Blenio è da ricondurre infine a più ragioni: è conosciuta per gli alpeggi contraddistinti da una produzione di formaggio qualitativamente notevole e una biodiversità dei pascoli eccezionale; possiede strutture atte ad accogliere un centro di formazione, per di più in località alpine dalla lunga tradizione di pastorizia; è ben collegata con i mezzi di trasporto pubblici. L’ampio ventaglio di razze formerebbe inoltre un adeguato campionato di studio alla scuola di pastorizia. Essa sarebbe quindi un campus esterno del Centro professionale del verde di Mezzana con la possibilità di creare antenne sul territorio, che può avere stretti legami con l’offerta di corsi a livello svizzero e rapporti con i centri di formazione italiani e francesi.
Partito Comunista
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