Brutto inizio del cliente che si vede rispondere così. Ma é possibile che non vi sia un panettiere in zona e con si possa avere un cornetto fresco assieme al buon caffé. Noi che iniziamo la giornata sempre con un buon caffé, un cornetto di pane e un bel sorriso della cameriera a questa risposta ci cadono le braccia. Infatti in alcuni ristoranti non andiamo proprio per evitare di mangiare queste brioche chimicamente prodotte. Un ristorante, quello che frequentiamo, non ha più i cornetti, ma invece di offrire queste “pastrugnate” senza gusto e senza sapore, ha sostituito i cornetti con i Muffin al cioccolato, alla frutta o neutri. Stesso prezzo del cornetto, ma certezza di mangiare la mattina una dolcezza fatta ancora con il burro, quello vero.Da queste piccole cose si evincono anche come ci si tiene al cliente e il cliente lo sente e ripaga degli sforzi fatti al ristoratore. Chiaro Watson!
Per onor di cronaca bisogna anche dire che alcuni ristoranti offrono il cornetto con il primo caffé, trovando degli accordi speciali con i panettieri del luogo. Certo che se i panettieri fanno pagare il cornetto ai ristoratori come se fossero privati o poco ci manca, i ristoratori se prendono 15 cornetti e ne vendono solo 12 evidentemente ci perdono !!!
Quando parliamo di turismo, del puzzle per vincere la sfida turistica, ecco anche questo potrebbe essere il primo gradino dell’accoglienza. Tutti devono mettere del proprio a massima soddisfazione del cliente. Se invece pensiamo ancora che il turista o il cliente comunque paga, questi signori non hanno proprio capito nulla.
Noi continuiamo a berci il nostro buon caffé, gustarci i Muffin fatti in casa con burro (no le troiate chimiche che costano meno e magari sono poco salutari) e il sorriso della solita cameriera che dopo venti anni che frequentiamo lo stesso bar siamo come di casa. Ah che buon caffé, mi trovo talmente bene che ne bevo un secondo!
(ETC/rb)