(ogni riferimento a fatti, persone e comuni è puramente casuale, Tiggiù è un paesa nato dalla fantasia dell’editore)
In ogni comune dovrebbe vigere l’ordine morale di sostenere i commerci e le ditte locali. Sembra che a Tiggiù non succede tanto che grossi lavori di carpenteria di grosse opere sono stati commissionati a ditte della Svizzera Tedesca, quando sia in loco che in Ticino vi sono altrettante ditte qualificate che avrebbero potuto eseguire le opere. Alcune posizioni del consuntivo non proprio chiare, dopo i proclami delle autorità che dicevano conti quasi in pareggio, ora risulterà che il disavanzo sarà ben maggiore di quello che ci hanno detto. Ma c’è molto di più, ex autorità, che hanno il dente avvelenato vorrebbero far tornare a Tiggiù la democrazia totalitaria… riduciamo il muncipio da 7 a 5 per buttare fuori un movimento che è entrato nell’esecutivo e che dà fastidio. Proprio queste vecchie autorità che ne hanno combinate di tutti i colori facendo “pancetta” tra i partiti storici. Naturalmente Tiggiù è un esempio di paese, ma ve ne sono molti, di paeselli, dove si fa il bello e brutto e poi quando si va oltre alle solite “prognette” interviene l’ente di sorveglianza cantonale dei comuni.
Sono situazioni di certo non gravi ma che fanno pensare come chi è al “potere” vuole gestire in maniera Democratica la cosa pubblica; diteci quel che pensate, vi ascoltiamo ma poi facciamo quello che vogliamo…
E intanto a Tiggiù non vi sono posti di lavoro nuovi, i giovani scappano, si accettano casi sociali e via di questo passo. Ma importante andare puntualmente sui giornali e in televisione a ripetere il solito ritornello. Tiggù è un paese dalle immense risorse turistiche ed economiche. Peccato che non sappiamo per chi…. e peccato che non vi è nessun progetto a medio-lungo termine e quelli che ci sono sono solo per la gioia di alcuni privati…