GastroTicino ha convocato oggi i media all’Albergo Ristorante Cereda di Sementina per fornire in modo trasparente tutte le informazioni necessarie a chiarire la propria posizione in merito alle notizie apparse oggi su alcuni media. Nocciolo della questione l’istanza della sezione GastroLagoMaggiore e Valli che contesta davanti alla Pretura la non elezione del proprio presidente da parte dell’organo supremo della federazione, l’assemblea dei delegati. (Ecco il video dell’intervento del presidente di GastroTicino, Massimo Suter)
Alla conferenza stampa era presente l’avvocato Marco Garbani, responsabile dell’Ufficio giuridico di GastroTicino, che ha proposto una cronistoria tecnico-giuridica della vicenda.
Il presidente Massimo Suter si è invece soffermato sull’attività di GastroTicino a favore di tutti i soci e delle Sezioni, ricordando che il 12 maggio al Monte Verità, l’assemblea dei delegati ha letto il nuovo Consiglio di amministrazione composto da: Massimo Suter (presidente, nuovo), Antonio Florini (vicepresidente), Danilo Gobbi (cassiere) e i membri Daniele Meni, Nunzio Longhitano, Luca Banfi, Ketrin Kanalga (nuova), Michael Lämmler (nuovo) e Fabio De Robbio (nuovo).
Dal 12 maggio, data dell’elezione del nuovo Consiglio d’amministrazione, i soci hanno apprezzato non solo l’impegno nel proseguire il lavoro portato avanti negli scorsi anni dai colleghi, ma anche un nuovo clima di distensione e impegno che ha portato la federazione a concentrarsi su nuove e decisive sfide per la categoria. Purtroppo, queste diatribe innescate da pochi “dissidenti”, distolgono forze ed energie che si concentrano sull’imponente mole di lavoro che GastroTicino sta portando avanti nell’esclusivo interesse dei soci.
Come non ricordare il pressante coinvolgimento di GastroTicino e dei 1.600 soci che ha contribuito alla netta bocciatura dell’iniziativa dell’Unione sindacale sui salari minimi, bocciata dai cittadini con una percentuale ben superiore al 70% dei voti. Come non ricordare l’impegno nelle campagne sulle iniziative contro l’IVA ingiusta per la ristorazione (pur non vincendo, il Ticino ha ottenuto consensi superiori alla media svizzera) e per la partecipazione a Expo 2015. E proprio su Expo si sta lavorando per presentare il Ticino nel modo migliore sotto il profilo dell’accoglienza, dell’enogastronomia, della ristorazione e delle eccellenze agroalimentari. E a questo proposti non sfugge a nessuno il successo del Centro di Competenza Agroalimentare e di Ticino a Tavola (172 ristoranti iscritti con 36 nel Bellinzonese, 53 nel Locarnese, 50 nel Luganese e 28 nel Mendrisiotto); progetto promosso, diretto e coordinato da GastroTicino, con il coinvolgimento di altri partner. Un progetto che è talmente innovativo e di successo che ha convinto la Confederazione e il Cantone a proseguire nel sostegno al settore agroalimentare all’interno della politica regionale ticinese.
E ora siamo attivi ancora contro l’iniziativa Ecopop che sarebbe devastante per il nostro settore. Settore che gode, grazie al costante contatto con i politici e il turismo, di ampia considerazione. Prova ne sia la mozione di Marco Passalia per una maggiore tutela dei clienti, collaboratori e gerenti nei locali pubblici.
Un impegno non solo a livello cantonale, ma anche federale. Ha riempito d’orgoglio i soci ticinesi l’elezione del nostro presidente Massimo Suter nel Consiglio di GastroSuisse (Vorstand). Una presenza che gode di alta considerazione e che pone il Ticino della ristorazione e albergheria a livelli paritari con i Cantoni di Oltre San Gottardo.
E poi gli eventi voluti e ideati da GastroTicino e dal proprio personale o ai quali la federazione collabora, come il Festival del Risotto a Locarno (4.000 partecipanti), l’apprezzata partecipazione a Sapori e Saperi con oltre 1.500 persone che hanno visitato il nostro stand, la collaborazione o il sostegno a Spazio Cinema durante il Festival del film di Locarno, a Cantine Aperte, a Caseifici Aperti, alle rassegne regionali e a quelle nuove dedicate a prodotti tipici come la Capra nera di Verzasca, la cazzoeula, i formaggi, alla Settimana del Gusto.
A questo si aggiungano gli innumerevoli servizi ai soci, sempre più performanti e apprezzati. Prova ne sia che entro poche settimane saranno in rete i nuovi siti di GastroTicino con la novità di un portale dedicato alla formazione professionale. Segretariato, ufficio Giuridico, Ufficio Stampa & PR, segretariato sono ogni giorno a disposizione dei 1600 associati, assieme a partner seri e importanti.
GastroTicino cresce proprio grazie a un clima di condivisione, unità d’intenti e collaborazione tra i soci, il personale, il Consiglio d’amministrazione e le Sezioni, con le quali la federazione collabora. Proprio per il fatto che i 1.600 soci testimoniano la loro vicinanza e la loro soddisfazione, GastroTicino è perplessa che l’incapacità di alcuni di accettare i verdetti della democrazia, distolgano preziose energie che sarebbero impiegate a favore dei soci. Soci che anche nel Locarnese sono schierati a fianco di chi, ogni giorno, si batte per i loro diritti, nel loro esclusivo interesse e non per personali giochi di potere.
Per questa ragione GastroTicino farà di tutto per difendere gli interessi di tutti gli associati in questa diatriba che rischia di mettere in difficoltà soprattutto i 450 soci di una Sezione, per il volere di pochi. E di questo, siamo certi che i soci del Locarnese ne sono consapevoli.
Sul congelamento della collaborazione al progetto Locarno Città del Gusto 2015, vi è poco da aggiungere. È oltremodo razionale che GastroTicino non possa sedere nello stesso gremio nel quale siede una Sezione che per pretese inaccettabili l’ha trascinata in Pretura. A malincuore, quindi, GastroTicino attende gli eventi e le decisioni di chi di dovere. A questo proposito sarà il Comitato di GastroLagoMaggiore e Valli a dover trarre le dovute conclusioni e ad assumersi le proprie responsabilità.