Il termometro della mia auto segna 32 gradi, mancano pochi minuti alle 19 quando arrivo al Ceresio 7 di Milano. La fortuna è con me. Senza alcuna fatica trovo un parcheggio, evento più unico che raro in città.
La giornata è stata lunga e impegnativa ma adesso mi aspetta una bella serata nel rinomato locale alla moda da dove, al quarto piano dell’edifico dove è situato il ristorante, si può godere della vista sulla Milano moderna e i suoi grattacieli.
La mattinata l’ho trascorsa lavorando alla puntata pilota di un nuovo progetto televisivo e nel pomeriggio sono tornato per puro piacere a Sirmione, una delle più belle località del Lago di Garda che tanto amava mio papà. Amava tanto anche Milano, ricordo quando da bambino negli anni 60 lo sentivo dire con entusiasmo: “a Milano non c’è garage, scantinato o cantina dove non si produca qualcosa. Dove non si lavori!”. Ciao papà, te ne sei andato da pochi mesi ma sei sempre con me.
Dopo la visita alle sponde del lago sono dunque rientrato in città perché invitato dalle prestigiose Cantine Villa della Franciacorta ad un loro importante evento: “Presentazione in anteprima del Franciacorta Boké Noir Rosé Pas Dosé millesimato 2013 e una degustazione di strabilianti millesimi di Rosé Brut abbinata alla grande cucina dello Chef Elio Sironi”. La serata promette bene, molto bene.
E’ a bordo piscina che ci viene servito l’aperitivo, un Franciacorta Vita Nova Riserva millesimato 1993 in formato Jeroboam, il millesimato da collezione che venne prodotto dalle Cantine Villa in occasione del nuovo millennio e degorgiato ben 18 anni orsono. Lo trovo delizioso perfettamente intonato al tamburello di salmone al fegato d’oca, al culatello con melone e pecorino soffiato e al carpaccio di tonno. Scatto qualche foto, chiacchiero con gli altri invitati, altri giornalisti, alcuni li conosco altri no come sempre accade in queste circostanze. Il locale inizia ad affollarsi, le belle donne abbondano e un leggera aria ci concede preziosi attimi di fresco a difesa dalla calura. L’ambiente è rasserenante, mi godo il millesimato e ripenso alla giornata trascorsa e iniziata di buon ora, ma penso anche a come troverò la nuova espressione enologica che ci verrà proposta.
Prodotto in edizione limitata, 3.315 bottiglie, il Franciacorta Boké Noir Rosé Pas Dosé millesimato 2013 è prodotto 100% Pinot Nero e risulta indubbiamente espressione di un grande terroir. Ma le emozioni con le bollicine saranno diverse nel corso della cena. Già, la cena, che verrà preparata dallo Chef Elio Sironi il quale avrà il compito di creare diversi abbinamenti in rosa. A rendere ancor più esaltante la serata infatti le annate 2008, 2009, 2012, millesimi di Boké Brut millesimato attori eccezionali di una mini-verticale che ci auspichiamo resterà nella memoria.

Il protagonista dell’evento ci viene servito in abbinamento a dei gamberi crudi con burrata e fumetto di gamberi. Ne risulta un partner ideale, fresco, sapido, armonico, ma anche accattivante e intrigante. Mi piace. Arriva il riso con formaggio di capra e succo di rape dolci che ben sposa il Franciacorta Boké Rosé Brut millesimato 2013. Ho detto abbinamenti in rosa, dunque Rosé per ogni piatto gourmand.
Durante la cena dialogo con grande piacere con alcuni colleghi come Alberto Paolo Schieppati e Mauro Remondino, parentesi doverosa: pur essendoci sempre più persone che parlano e scrivono di cibo e di vino chissà perché i professionisti, quelli veri, li riconosci sempre per la loro professionalità e signorilità.
Altro piatto e altro rosé. Franciacorta Rosé Brut millesimato e rombo con olive, calamari e purea di pastinaca. Anche gli altri vini mi piacciono. E’ il momento della mini-verticale che ci consente di esprimere altri pareri e giudizi. Sarà anche una mini verticale ma le emozioni sono decisamente molto, molto grandi.
Dei tre vini quello che apprezzo di più è il 2009 ma anche gli altri due si fanno rispettare. Chi mi conosce sa bene che in questi miei articoli, nei miei “Appunti di viaggio” non amo scendere nei particolari tecnici dei vini che assaggio, quanto invece mi garba cercare di trasmettere le percezioni che ho la fortuna di vivere in prima persona.
I vini sono particolarmente interessanti e anche la cucina di Elio non tradisce le aspettative, Roberta e Paolo, i padroni di casa, sono come sempre ospiti d’eccezione.
Arriva il dolce, lamponi, crème brûlée, fave di tonca e sorbetto di cassis che assaporiamo con un Franciacorta Briolette Rosé Demi-Sec.
La serata mi ha ricordato un grande concerto in cui tutti i componenti dell’orchestra sono stati impeccabili nelle loro interpretazioni, mentre il protagonista assoluto, la prima donna, fortemente voluto da Roberta Bianchi, ha catturato lo sguardo con il suo brillante oro-rosa che vira al salmone, e con il suo finissimo e persistente perlage. Grandi vini, ottimi piatti per un’altra bella serata firmata dalla Cantine Villa.