Pubblico in crescita sia agli eventi letterari che agli eventi collaterali
La undicesima edizione di ChiassoLetteraria, che si è tenuta dal 27 aprile al 1° maggio 2016, è stato un nuovo grande successo, 5600 presenze complessive fra incontri letterari e gli eventi collaterali, compreso quelli per i bambini e i concerti serali al Murrayfield. Un cartellone che ha visto oltre venti autori, di cui sei autori svizzeri.
Un programma all’insegna della scoperta e dell’approfondimento con Arno Camenisch, Domenico Quirico, Daniele Bernardi, Francesco Abate, Fredrik Sjöberg, Irena Brežná, Roberto Vecchioni, Hoda Barakat, Massimiliano Verga, Massimo Gezzi, Fabio Pusterla, Fabiano Alborghetti, Mariagiorgia Ulbar, Sebastiano Gatto, Christine Le Quellec Cottier, Maria Dueñas, In Koli Jean Bofane.
Fra gli incontri particolaremente seguiti, oltre all’inaugurazione, Francesco Abate, Irena Brezna, Hoda Barakat, Massimiliano Verga, In Koli Jean Bofane e Maria Dueñas.
Fuori programma, data l’assenza improvvisa di Marco Balzano per motivi di salute, la sorprendente performance dei ragazzi del Liceo 1 di Lugano guidati da Massimo Gezzi, qui nella veste di professore
Momento di grande coinvolgimento, la inaugurazione, dove dopo gli interventi del capo dicastero cultura Davide Dosi e del direttore del DECS Manuele Bertoli, a nome di ChiassoLetteraria, l’orazione inaugurale è stata tenuta da Asam Antai, quattordicenne eritreo, richiedente l’asilo minorenne non accompagnato ospite del centro CRS a Paradiso, nonché giovane poeta (come a lui e a ChiassoLetteraria piace definirlo). In allegato trovate il suo intervento “Chi è l’essere umano”, la poesia sulla mamma e i ringraziamenti finali. Con questo gesto, ChiassoLetteraria intende significare l’importanza di dare parola a chi non ha parola e di fa capire che dietro etichette come “asilanti” o “rifugiati”ci sono sempre delle persone con i loro pensieri e aspirazioni. Nessuna persona deve essere ritenuta di seconda classe. (testo in allegato)
Apprezzata l’anteprima svizzera di “FOLLIA” Lettura-concerto du testi da L’altra verità di Alda Merini letti dall’attrice Maddalena Crippa e musiche eseguite da Mario Ancillotti, flauto; Claude Hauri; violoncello; Antonino YekNur Siringo, pianoforte.
Grande seguito per gli appuntamenti del filone fotografico. La presentazione della Abi, neo costituita Associazione Biennale dell’immagine, con un incontro con Francesco Zanot di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino. Il curatore presenterà il libro Boris Mikhailov – Diary, pubblicazione co-edita da CAMERA e da Walther König, realizzata in occasione della retrospettiva dell’autore intitolata Ukraine, e la mostra su Miroslav Tichý (1926-2011), alla Fondazione Rolla di Bruzella (inaugurata il 27 aprile e aperta al publico fino al 28 agosto).
“Speciale Chiasso 2 – letteratura, storie e Storia, alcuni aneddoti e poesia” grande affluenza nonosante il tempo inclemente, portando gli 80 partecipanti in diversi lughi della cittadina con interventi di Cito Steiger, Flavio Stroppini, Fabio Pusterla, Gianni Ferrazzini, Rachele Bianchi Porro, arch. Enrico Sassi, Remigio Ratti, Valeria Masoni Fontana, Giancarlo Dionisio e altri. A cura di Tiziana Mona e Rolando Schärer.
Il festival è organizzato a titolo di volontariato dall’omonima associazione ChiassoLetteraria con la consulenza di un comitato scientifico, il sostegno del Comune e del Centro culturale di Chiasso, del Cantone Ticino, di Pro Helvetia, dell’Hupac S.A., dell’AGE S.A e di diversi sponsor privati e pubblici nonché del media-partenariato della Rete DUE della RSI, che sarà presente al Festival con una postazione “live”, di Extra e del Corriere del Ticino.
Il titolo “Seconda classe” intende richiamare il tema delle disuguaglianze socio-economiche e al contempo quello dell’accessibilità ai diritti fondamentali e dell’equità delle condizioni di vita minacciate. L’inseguimento del massimo profitto ad ogni costo, lo scollamento da ogni principio etico, lo smantellamento dei più elementari diritti stanno provocando una pericolosa divaricazione sociale che porta il mondo allo strappo socio-economico, politico e culturale, nonché al collasso ecologico. Tra i bonus d’uscita milionari a top manager licenziati e le migliaia di profughi morti in mare si fatica a riconoscere l’appartenenza ad un unico disegno di comunità umana. Contro le logiche dell’esclusione (per molti) e la retorica dell’eccellenza (per pochi), a mancare sembra proprio essere lo spazio condiviso, portatore di garanzie e speranze, della “seconda classe” (per il maggior numero di persone).