La Giornata Mondiale dell’Arte è una celebrazione internazionale delle belle arti, proclamata dall’Associazione Internazionale d’Arte *(AIAP / IAA), partner ufficiale dell’UNESCO*, per promuovere la consapevolezza dell’attività creativa in tutto il mondo. La prima giornata si è tenuta il 15 aprile 2012, data scelta in onore del compleanno di Leonardo Da Vinci, come simbolo di pace, libertà di espressione, tolleranza e fratellanza.
Visarte Svizzera è partner ufficiale della International Association of Art (AIAP / IAA*) quindi Visarte-Ticino coglie l’occasione per celebrare il WAD “World Art Day” il prossimo 15 aprile.
Questa prima ricorrenza del WAD in Ticino arriva in un momento cruciale della nostra storia nel mezzo di una pandemia che globalmente ha sconvolto molte certezze scoprendo la fragilità dei nostri sistemi e modi di vivere. Sappiamo che per gli artisti, come del resto per tutti i creativi, non è stata una passeggiata. Molti hanno dovuto e continuano a dover affrontare condizioni, è risaputo, di estrema degenza. Oggi come allora, questa “condizione” porta con sé anche una certa esperienza in fatto di gestione dei traumi umani. Siamo quindi persuasi di trovare in ognuno di noi la volontà di poter generare quella sorta di forza congiunta che possa agire come antidoto, portandoci ad immaginare uno scenario post-pandemico culturalmente intrigante.
Se consideriamo l’arte come una medicina, allora gli artisti ne sono gli elementi che diffondendosi generano l’ondata di benessere, che spargendosi in diverse direzioni, influiscono nel tessuto sociale come “trasfusione rinforzante”. Tutto ciò grazie alle molteplici qualità umane che consentono alla libera espressione di tradursi in una società pluralista. La “coltura” di questa “medicina” è un patrimonio culturale predisposto capillarmente in specifici luoghi chiamati ateliers, residenze, case per artisti e kunsthallen. Laddóve fortunatamente ci sono, questi micro o macrocosmi, indipendentemente dalla loro scala, formano un insieme indivisibile. Gli artisti raccogliendosi generano una corrente benefica e diffusa sul territorio che li ospita. In questi particolari centri di aggregazione risiedono gli anticorpi all’imbonimento culturale. Seguendo la metafora della cura, gli artisti sono il fertilizzante del “giardino emotivo” da proteggere permettendo il rifiorire dei principi della collettività come interesse pubblico.
Con lo slogan “non c’è arte senza artisti” promossa per ora via Instagram, la nostra associazione vuole attivare l’anticorpo che questo “sistema immunitario” produce e meglio produrrebbe (quando ben conservato e coltivato dal contesto in cui risiede) guardando alla sua azione come si guarda agire un rimedio ad un evento traumatico.
Il 15 aprile inaugureremo il trattamento alla disgregazione della collettività e partecipando così alla “contaminazione artistica” con l’augurio di tutelarne i riverberi tutto l’anno.
Visarte-Ticino è felice di invitare gli artisti ad aprire prima il cuore e poi ad aprire (simbolicamente o meno) le porte (digitali e non) dei rispettivi laboratori di vita, ricerca e creazione, contagiando di colori, di forme, di immagini, di movimento, di suoni e soprattutto di cordialità ed emozioni gli incontri tutti diversi, ed ugualmente belli. In questo modo, vorremmo aiutare le persone a sollevarsi dal grigiore imposto dalle forze oscure che hanno cercato di ostacolare il cammino creativo dell’uomo.
Al Fadhil e Matteo Fieni.
Membri di comitato di Visarte-Ticino.