Con tutta la pazienza e la comprensione che si può avere, cosa traspare dalla conferenza stampa del CF è che le riaperture avverranno a tappe mensili. Proposto dal 1 marzo 2021 la riapertura dei negozi, di eventi se garantite le distanze con obbligo di mascherina, sport all’aperto per i giovani fino a 18 anni. Insomma poco o nulla e vengono disattese le aspettative dei ristoratori. Ora queste proposte saranno in consultazione nei prossimi giorni presso i vari cantoni e poi vi saranno le decisione, che certamente non differiranno dalle proposte. Non si dimentica, dice Vitta come reazione, che inizio aprile vi sarà la Pasqua e per gli operatori del turismo e gastronomia non sanno cosa succederà le settimane successive. Va anche sottolineato, continua Vitta, che le aperture dovranno avvenire tenendo presente anche cosa fanno le nazioni limitrofe, per evitare che per esempio in Italia vi siano i ristoranti aperti e da noi no. Questo favorirà il flusso verso l’estero a tutto discapito della categoria della ristorazione. Letto fra le righe, cosa afferma Vitta, sembra mettere ulteriormente in ginocchio queste aziende della ristorazione, tenendole in sospeso mese per mese, non dando certezze e sappiamo tutti che le incertezze sono la peggior compagnia di un imprenditore.
Il CF vorrà uscire a tappe mensili da questa situazioni e se le “soffiate” sono giuste, le tappe saranno 4 ragione per la quale solo in luglio 2021 verosimilmente sarà possibile ritornare a vivere normalmente!. Un po’ tardi a nostro avviso. In questi mesi molti piccoli commercianti, ristoratori, titolari di palestre dovranno ammainare bandiera. Ecco il risultato che si proseptta: licenziamenti, fallimenti, casi sociali, depressioni e costi miliardari nei prossimi anni sotto il cappello dell’assistenza. Ecco a cosa andiamo incontro.
Le solite scuse delle varianti che sono più contagiose, quando poi pure gli specialisti non hanno le idee in chiaro. Con questo modo di agire, lento e a tastoni senza una grande logica e poca fiducia nella popolazione, una sola soluzione andrebbe fatta: vaccinare se così fosse velocemente in maniera che nel giro di un paio di mesi saremo tutti al riparo, o almeno si spera!