Il risultato non tratti in inganno; fino al 52esimo minuto le due compagine erano in parità e se dobbiamo dirla tutta l’Ajoie meritava di piu’ di un pareggio. IL primo gol di serata e’ stato un autogol di Quenneville che ha permesso ai padroni di casa di passare in vantaggio. Pareggio raggiunto al 22esimo minuto con un gol fortunoso, quando il Lugano giostrava in inferiorità numerica. Al 45esimo nuovo vantaggio dei padroni di casa raggiunti subito con un gol al 46esimo.
Al 52esimo Fazzini si mangia un gol a porta vuota, facendosi perdonare un minuto dopo mettendo nel sacco il primo vantagio del Lugano. Arcobello e Thurkauf hanno arrotondato il risultato fissandolo sul 5-2. Lugano impreciso, lagnoso, incapace di arrivare prima sul disco, al cospetto di una compagine, ultima della classe, sempre attiva, precisa e capace di mettere in difficoltà i bianconeri, dove Koskinen ha fatto il suo lavoro in maniera egregia. Tre power play dove non si e’ visto uno schema, un tiro, incapaci di colpire in queste situazioni, una delusione cocente! Senza migliorare il Power Play e senza maggior disciplina sul ghiaccio sarà difficile mantenere il sesto posto in classifica. E’ vero che da almeno due mesi il Lugano ha tantissimi titolari in infermeria, ma questo non giustifica l’incapacità di gioco nelle situazioni speciali e quell’approssimitavismo che a noi spettatori ci spiazza e ci rende incapaci di credere fino in fondo a questa squadra.
Ora tutti in pausa a riposare e cercare di migliorare i punti deboli e poi dal 17 febbraio 2024 si ricomincia per il rush finale in quel di Zugo.