Mozione: 20 milioni della BNS per il Fondo cantonale per sostenere il lavoro
Dotare immediatamente il “Fondo cantonale per favorire il lavoro” con 20 milioni di franchi provenienti dalla BNS
Nell’ambito della discussione sull’amnistia cantonale, il gruppo dei Verdi aveva proposto l’istituzione di un fondo per sostenere il lavoro, finanziato da parte dei proventi dell’amnistia.
L’idea era stata concretizzata nel rapporto di maggioranza del 12 novembre 2013, relatore Walter Gianora, e il fondo è stato istituito dal Gran Consiglio nella seduta del 25 novembre 2013 che a maggioranza ha accolto il relativo decreto.
Gli obiettivi prioritari del fondo sono:
a) assicurare l’inserimento lavorativo delle persone senza lavoro, considerando le esigenze dei settori economici cantonali e, in particolare, i settori in cui non si trova manodopera residente;
b) garantire l’aggiornamento, il perfezionamento o la riqualifica professionali alle persone senza lavoro e al contempo sostenere le attuali prestazioni sociali cantonali di complemento in modo da garantire loro il minimo vitale;
c) realizzare una rete informatica del profilo professionale delle persone disoccupate e delle persone in cerca di lavoro, usufruibile da chi lo desidera;
d) creare nuovi percorsi formativi, in particolare nell’ambito delle nuove tecnologie, del risanamento energetico degli stabili e delle energie alternative;
e) favorire la nascita e lo sviluppo di start up promuovendo i finanziamenti iniziali, il capitale di espansione e i servizi di accompagnamento, in modo da creare opportunità di lavoro sostenibili e ad alto valore aggiunto per i residenti.
L’art. 2 cpv. 2 del decreto recita:
2Il Fondo è alimentato integralmente con i proventi dei recuperi d’imposta derivanti dalle autodenunce esenti da pena presentate tra il 1° gennaio 2014 e il 31 dicembre 2015, fino a un massimo di 20 milioni di franchi.
Richiesta
Siccome l’amnistia è tuttora bloccata dai ricorsi, il gruppo dei Verdi chiede al Consiglio di Stato di anticipare i soldi (a fondo perso se l’amnistia non dovesse entrare in vigore) con parte dei soldi straordinari versati dalla BNS nell’ambito dell’esercizio 2014.
Per il gruppo dei Verdi:
Francesco Maggi