Un viaggio nel Trevigiano sulle colline di Conegliano-Valdobbiadene, candidate a patrimonio dell’Umanità Unesco, in compagnia di un gruppo di 15 colleghi giornalisti e critici enogastronomici, organizzato dalla cantina Le Manzane di San Pietro di Feletto (Tv).Questo iI mio recente percorso nel mondo enologico per conoscere meglio il Prosecco Superiore. Una tre giorni intensi con show cooking, visite e degustazioni in alcune delle realtà più rinomate della zona. L’inizio del viaggio è stato contrassegnato dalla vista mozzafiato sul paesaggio da cartolina che si gode dalla terrazza naturale di Ca’ del Poggio Ristorante e Resort di San Pietro dove ha preso avvio il press tour. Dopo la presentazione di Prosa “Prosecco&Rosa”, la rassegna di vini in programma sabato 9 luglio proprio a Ca’ del Poggio con la preziosa supervisione di Alessandro Scorsone, cerimoniere della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alberto Stocco ha condotto lo show cooking con la preparazione della tartare di ostriche allo Springo Blue Conegliano Prosecco Superiore Docg Brut Rive di Formeniga della cantina Le Manzane. La serata è continuata con la cena a base delle creazioni di pesce degli chef Marco Stocco e Vincenzo Vairo e la degustazione delle sfiziose specialità artigianali della Biscotteria Bettina di Preganziol realizzate interamente con ingredienti naturali.
La mattinata successiva un emozionante volo in elicottero, messo a disposizione dall’azienda Le Manzane dalla cui sede è più volte decollato, ha permesso ai fotografi e ai cameramen di realizzare immagini e riprese aeree suggestive e ha permesso ai giornalisti di ammirare dall’alto le colline in parte boscose e in parte “ricamate” dai vigneti nel cuore delle terre del più famoso spumante italiano: il Prosecco Superiore.
A pranzo, nella cornice suggestiva di un antico “canevon”, (cantina), Tiziano Poloni e la moglie Fiorella del Ristorante Al Capitello di Tarzo hanno deliziato gli ospiti con le rosette di pasta fresca alle rosoline di campo, ricotta di capra e semi di papavero, la fesa di tacchinella con gli asparagi bianchi di Corbanese e altre prelibatezze, il tutto abbinato ai vini Le Manzane. La giornata è proseguita proprio con la visita alla suggestiva cantina dell’azienda agricola di San Pietro di Feletto incastonata nella collina, innovativa e sostenibile. Gestita con passione e determinazione da Ernesto Balbinot, manager e vignaiolo al tempo stesso, affiancato dal figlio Marco e dalla moglie Silvana, l’azienda coltiva, oltre all’uva Glera, anche vitigni autoctoni della Marca Trevigiana come il Verdiso e il Manzoni Bianco.
A ruota nel tardo pomeriggio abbiamo avuto il piacere di prendere parte ad una escursione tra i vigneti e a una degustazione di Prosecco Superiore Docg partendo dalla base spumante arrivando al prodotto finito nelle sue varie fasi di spumantizzazione con l’enologo Sergio Bramuzzo.
Alla sera tappa a Vittorio Veneto per la cena presso il ristorante Le Macine gestito dei fratelli Adriano e Giuseppe Casagrande con la collaborazione del maître Giambattista Furlan. Accompagnati dal mormorio dell’acqua, nel cuore di un’isola del fiume Meschio, il locale era un vecchio mulino, abbiamo gustato un menu dai sapori autentici: particolare risalto per il fiocco di vitello al forno. Anche per questo appuntamento dedicato al palato in abbinamento ai piatti i vini dell’azienda ospite.
Alla mattina del giorno successivo Michele Potocnik, coautore del libro “Conegliano con il gusto in bocca e gli occhi all’insù”, edito dal Club Magnar Ben, ha accompagnato il nostro gruppo di giornalisti in una passeggiata in Contrada Granda, in centro a Conegliano, alla scoperta della “Urbs Picta”, la città dipinta, tra aneddoti storici e curiosità enogastronomiche. La dolce Conegliano è rinomata in Italia e nel Mondo per la fama che le diede il suo grande pittore Gian Battista Cima (1459-1518), ma anche in tempi più recenti, per la prima Scuola Enologica sorta in Italia nel 1876 e poi, soprattutto, per il Prosecco Docg. Una simpatica curiosità. Nel 1574 al passaggio di Enrico III Re di Polonia, in viaggio per Parigi per essere incoronato Re di Francia, il popolo di Conegliano fece sgorgare per un giorno intero dalla fontana del Nettuno il vino bianco dei colli, una tradizione che è stata ripetuta in occasione di altri importanti eventi.
Il piacevole viaggio si è concluso con il pranzo e la degustazione guidata di formaggi al caseificio Perenzin dove, oltre agli spazi produttivi caseari, ha sede il “PER” Percorsi Enogastronomici di Ricerca. Perenzin è un’ azienda leader in Italia per il formaggio di capra biologico ed è stata pluripremiata in concorsi internazionali, tra i quali si ricorda la medaglia d’oro al World Cheese Awards di Londra per il formaggio di Bufala Ubriacato al Glera. A guidare l’esperienza sensoriale durante la degustazione, la titolare Emanuela che, con il marito Carlo, sono stati eletti Migliori professionisti del formaggio al Concorso Alma Caseus nell’anno 2012.
Il “PER” è bottega di specialità, cheese bar e ristorante. Per il pranzo In abbinamento al Prosecco Le Manzane tra le portate ricordo “l’intreccio” dello chef Flavio Brisotto: pasta lunga, asparagi, pistacchi di Bronte, gelatina di Prosecco, lime, robiola di capra, formaggio stravecchio.
Un gradevolissimo percorso tra colline, sapori e vini di un territorio unico. Gentilezza e ospitalità, simpatia e cordialità. Una bella parentesi di lavoro e di amicizia.