La scienziata Stephanie Huwiler, al Politecnico di Zurigo, sta studiando come il sonno profondo influisca sulla salute cardiaca. La stimolazione cerebrale con i suoni potrebbe essere una nuova terapia per il cuore.
L’influenza del sonno profondo sulla salute cardiaca
Aggiornato il 07 novembre 2023
Cosa succede nel sonno profondo?
Dr.ssa Stephanie Huwiler: Nel sonno profondo, i neuroni della corteccia cerebrale sono contemporaneamente attivi e inattivi. Possiamo misurare il passaggio da attivi a inattivi come onde elettriche. Questo fenomeno può essere paragonato a quello di un’orchestra. I neuroni non suonano più da soli come fanno normalmente, ma fanno musica in modo sincrono, dando luogo alle chiare onde del sonno profondo. Più le onde sono pronunciate, più il sonno è profondo.
Perché il sonno profondo è importante per noi?
Il sonno profondo è una parte essenziale di un sonno di buona qualità. La formazione della memoria per i ricordi e le conoscenze, ad esempio, avviene durante il sonno profondo. Abbiamo anche scoperto che il sonno profondo ha un effetto positivo sui processi cardiovascolari.
Come reagisce il sistema cardiovascolare?
Il polso e la pressione sanguigna diminuiscono durante il sonno. Non in modo costante, ma in modo tale che il cuore abbia una sorta di vacanza. L’effetto di un buon sonno profondo sul cuore può essere misurato il giorno successivo. Con l’ecocardiogramma siamo riusciti a verificare il miglioramento della funzione ventricolare sinistra del cuore.
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Una buona notte di sonno ha un effetto positivo sul cuore il giorno successivo, dice Stefanie Huwiler.
Il sonno profondo può essere influenzato?
Sì. Possiamo ulteriormente sincronizzare l’orchestra dei neuroni. Non appena si instaura il sonno profondo, emettiamo in cuffia suoni brevi e silenziosi, una sorta di sibilo. I suoni non si percepiscono, ma hanno l’effetto di far passare un numero ancora maggiore di neuroni sull’onda del sonno profondo. In questo modo, rinforziamo il sonno profondo.
Il sonno migliora?
Sì, ma non in modo uguale in tutte le persone. Purtroppo. Le persone anziane, che non hanno più molto sonno profondo, hanno anche scarse possibilità di miglioramento. Presumibilmente ciò ha a che fare anche con l’udito. Non sappiamo ancora perché la stimolazione funzioni meglio per alcuni e non per altri.
Questo renderebbe concepibile una sorta di terapia del sonno?
Abbiamo comunque bisogno di dormire. L’ideale sarebbe poter disporre di un qualche tipo di stimolo per la salute cerebrale e cardiaca da utilizzare durante il sonno. Tuttavia, la stimolazione cerebrale uditiva è una tecnologia che è solo agli inizi. In futuro studieremo anche altri tipi di stimolazione cerebrale per sviluppare le terapie più efficaci possibili.
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