A seguito del ritiro della mozione 877 da parte del deputato Fabio Schnellmann (Plrt), il gruppo UDC ha deciso di trasformare il rapporto di Tiziano Galeazzi riguardante quella mozione ormai ritirata in una nuova mozione.
Il gruppo ritiente che dopo la manifestazione non autorizzata dello scorso 5 giugno, l’autogestione risulta ora non più essere un problema puramente luganese ma di interesse cantonale. Per questa ragione nella scorsa seduta di Gran Consiglio l’UDC aveva proposto e ottenuto il rinvio del dossier alla commissione. Ora, l’UDC come partito non di governo e perseguendo la via che fin dall’inizio abbiamo scelto, tramite la nuova mozione di Tiziano Galeazzi e cofirmatari chiede delle linee chiare sulla futura gestione dell’incarto. In particolare chiede che il governo istituisca una task force con dei punti operativi precisi (vedi mozione) e che cerchi un’alternativa di localizzazione dell’autogestione cantonale, che non sia per forza nel Comune di Lugano.
Mozione
Un’eventuale autogestione cantonale ma con regole chiare!
IL MACELLO DI LUGANO – UN PO’ DI STORIA
(estratto dal Messaggio Municipale (MM) no. 9992 della Città di Lugano del 29 agosto 2018)
La storia dell’ex Macello pubblico di Lugano inizia nel 1880 quando il veterinario Carlo Papis propose di costruire una struttura pubblica per la macellazione del bestiame. Nella storia della Città si conosce l’esistenza di un locale adibito alla macellazione risalente al 1699, ubicato nel centro cittadino, in prossimità di Piazza della Riforma.
Con lo sviluppo demografico ed economico di Lugano, legato all’incremento del turismo di massa e all’apertura della linea del Gottardo, il dibattito sulla necessità di una struttura adeguata alle nuove esigenze della società industriale diviene tema di grande rilevanza.
«Cronaca di Lugano. – Pubblico Macello. – (…) Il Macello occupa una superficie di mq. 6’700, e consta di un fabbricato per l’amministrazione, di un ammazzatoio, di un fabbricato per stalle, fienile e di piazzali cinti, cisterne, ecc. Il fabbricato per l’amministrazione trovasi sulla fronte Nord Est sulla nuova strada lungo il Cassarate, e contiene gli uffici pel direttore, per il veterinario, il contabile ed il portinaio, nonché l’alloggio per il guardiano.
Essendosi adottato il sistema cellulare, l’ammazzatoio comprende 6 celle grandi e 12 minori per bovini ed ovini, grande comparto pei suini, al quale resta unita la tripperia, la motrice e il serbatoio dell’acqua de servizio e polizia. Il fabbricato stalle e fienili, comprende stalle mastre, bovine e pei suini, quella d’osservazione, ammazzatoi e sardigna per le bestie sospette e di distruzione delle carni di bestie ammalate.