Solo 300 spettatori a partita, una partita vinta da 3 punti e una da 2 punti altrimenti solo sconfitte. Un progetto che forse non decolla per troppo buonismo. Un progetto sostenuto da vari club, ma preponderante quello dell’Ambri e posteggio per giocatori che a Kossmann non piacciono e che magari ad Ambri avrebbero potuto dare qualche cosa. Ma tanté a metà stagione ecco la dirigenza che si lamenta e inizia a chiedere soldi per proseguire un progetto, che forse andava iniziato su altre basi. Il comune di Biasca è stato chiamato alla cassa. Forse sarebbe meglio, o sarebbe stato meglio, partire con meno proclami (brutto vizio delle dirigenze ticinesi) e magari con i piedi in terra, sapendo che una squadra costruita su emozioni Ambri e Lugano, difficilmente potrà entrare nel cuore dei Ticinesi. I risultati negativissimi non facilitano il decollo. Allora ecco che questo progetto, invece di diventare fiore all’occhiello rischia di diventare palla al piede proprio dell’Ambri, che detiene il 51% della proprietà, di fatto è un satellite dell’HCAP, anche se la dirigenza del Biasca e dell’Ambri hanno profuso tante energie per diniegare questo stato di cose. Se per tre anni non vi saranno problemi di classifica, abbiamo l’impressione che già dopo questo anno il progetto rischia di chiudere per i mali a cui alcune società che vanno per la maggiore sono affette da decenni. Sarebbe un peccato, magari intervenire con comunicati e essere micro presenti proprio nelle tre valli potrebbe essere un primo passo… (ETC/rb)