Era ora che anche la Lega intervenga su un costume poco edificante del nostro sport. Parliamo dei due club maggiori di Hockey, ma assolutamente il fenomeno è allargato al calcio, al basket e a tante altre discipline. Dopo anni di perbenismo, dove i club gridano le loro buone intenzioni ma a livello pratico poco o nulla, quest’anno a Lugano la musica è cambiata e sia il club come anche la città ha deciso di usare il “pugno” di ferro tanto che il neo municipale Bertini ha dichiarato: chi fa danni sarà smascherato e pagherà tutto fino all’ultimo centesimo. Il nostro giornale è sempre stato severo con chi fa poco per la sicurezza e ora constatiamo con entusiasmo che almeno a Lugano qualcosa sembra cambiare. Discorso differente invece in Leventina dove il permissivismo continua a dilagare. Dopo le parole di buoni intenti a inizio stagione, si continua a permettere atteggiamenti che stridono con lo sport. E questo è un vero peccato in quanto sono un manipolo di disgraziati che creano e recano un danno enorme al club, sia economico che di immagine. Cosa si spende in Leventina per la sicurezza ? Pochissimo, troppo poco per paura di contrariare alcuni tifosi !!! A noi non interessa se il club ha o non ha soldi, la sicurezza deve essere prioritaria a tutto il resto e trincerarsi dietro alle buone intenzioni accettando di pagare qualcosa come oltre 300 mila franchi in multe senza sanzionare quel manipolo di “teppisti” è come incitare alla violenza. Se poi un club non è in grado di garantire la sicurezza, ci spiace, ma non deve più giostrare nei vari campionati sportivi. La situazione precaria economica non deve essere scusante per evitare di prevenire atti violenti. Se i soldi delle multe venissero spesi per un servizio di sicurezza serio e professionale, l’immagine del club stessa ne guadagnerebbe. Tra l’altro a noi non stà bene che la comunità deve pagare servizi di polizia in eventi sportivi. Parliamo di spese folli per 5000 persone a fronte di una popolazione di 330 mila anime. Allora per queste 5000 persone non si deve impiegare risorse economiche pubbliche ma spetta ai club garantire la sicurezza assumendone totalmente i costi derivanti. Ma la lotta alla violenza non la si combatte solo sul campo, si deve guardarsi attorno e fermare anche tutti gli insulti, indifferente da che tifoseria arrivano, che leggiamo su Facebook e su altri socialnetwork. tipo “merdacce” , “uccidiamoli” e via di questo passo. Anche queste affermazioni, se non fermate a tempo possono fomentare e giustificare gli esagitati a fare violenza gratuita, teppismo, e vandalismo. Nei SocialNetwork vi è nome e cognome, per cui vogliamo colpirli severamente questi personaggi che usano Facebook come non si dovrebbe ? Oppure nello spirito dello sport accettiamo tutto basta che salgano in 5000 in pista e si ubriacano a prezzi da night club per poi commettere danni incalcolabili che si riflettono poi verso le dirigenze e diventano oneri economici quasi insopportabili per alcuni club.
Va bene fare delle campagne contro la violenza da parte di alcuni giocatori, e poi in pratica continuare come sempre confidando nella buona sorte. Se a Lugano si vede la volontà di affrontare il tema in maniera concreta così non possiamo dire ad Ambri. E noi reputiamo responsabili i vari club anche per i danni fuori dalla pista, tipo gettare bottiglie nei giardini di casette private, rumori molesti e tanto altro, segno di una società maleducata e permissiva che non può trovare noi e molti Ticinesi (la maggioranza) concordi nel lasciar corrrere. Sarà difficile avvicinare le famiglie come spettatori se non si è in grado di garantire la sicurezza e se si continuerà con una politica dei prezzi da capogiro. Avete già calcolato una famiglia di 4 persona cosa costa andare allo stadio di ghiaccio epr vedere una partita. Se poi oltre a questi costi elevati vi è anche il rischio di beccarsi una sassata in testa e magari trovarsi la macchina rovinata, signori miei, ben venga Teleclub … e qui cade tutto !!! (ETC/RB)