“Lo staff di Pino Daniele tiene a precisare inoltre che in entrambi i luoghi di culto non sarà possibile (per i media come per il pubblico) accedere con macchine fotografiche e/o telecamere e si chiede la gentilezza al pubblico di non riprendere immagini o realizzare video con telefoni cellulare o qualunque altro apparecchio elettronico.” Nel comunicato stampa che la nostra redazione ha ricevuto, da parte dell’US di Pino Daniele, leggiamo una frase in rosso che ci ha molto disturbato. Ma è mai possibile che si debba intervenire in questo senso, perché grazie alla tecnologia e alla maleducazione o meglio mancato rispetto dei media e dei privati, succede questo. I media, non certo chi opera sul campo, sono sempre alla ricerca della spettacolarizzazione anche in momenti dove dovrebbero privilegiare il rispetto ai numeri di lettori. I privati, che con telefonini e altre diavolerie della tecnologia anche a un funerale scattano foto e video, di parenti affranti dal dolore, meriterebbero sanzioni esemplari. Non si può e non si deve invadere il dolore altrui per nessun motivo e peggio ancora pubblicare questo dolore. E’ come uccidere un’altra volta. Ma non succede solo in Italia anche da noi capita che televisioni e giornali filmino, fotografino e intervistano genitori che hanno perso i loro figli, e via dicendo. Sono gesti eticamente scorretti da parte di professionisti e sono gesti insulsi da parte dei privati che si pensano grandi per aver rubato immagini del dolore. Vergognatevi tutti. Se succedesse a me li prenderei a bastonate in quel posto denunciandoli e sperando nella giustizia vera, magari un po’ migliore di quella che abbiamo ora che tende anche lei, aihnoi, a spettacolarizzare i casi e le sentenze dando giudizi prima sui media che nelle aule. E’ uno schifo ! (ETC/RB)