Questa é una storia che finalmente fa la vera notizia perché parla di impegno, lavoro, costanza, dedizione, semplicità raffinata e sensibilità a tutto campo. Ebbene il nostro stupendo cantone é fatto di realtà come la Panetteria Schröder di Chiggiogna (non proprio a cavallo del confine e probabilmente non molto confrontata con la concorrenza estera, anche se in Leventina vi sono comunque aziende che occupano frontalieri piuttosto che …) che per solidarietà, sulla confezione della sua SPECIALITÀ “La spampezia”, ha messo il logo sosTIeni l’economia ticinese nell’intento di aiutare a sensibilizzare sulla reciprocità nei commerci e sostenendo chi più a sud é confrontato con diversi problemi, in maniera molto acuta. Questo é un esempio che si ha il dovere di raccontare, perché Renato Schröder é un bell’esempio anche per altri motivi, per questo vi consiglio di fare la sua conoscenza, curiosando tra le sue pagine web o degustando il suo “La spampezia” per scoprirete il Ticino che conta attraverso il sorriso di un uomo che fa.
Speriamo che le aziende e i cittadini a Natale regalino prodotti acquistati in Ticino, in particolare nei negozi che espongono il logo sosTIeni l’economia ticinese, dando la preferenza ai prodotti ticinesi e in particolare a quelli che usano il logo sosTIeni l’economia ticinese.
La nostra redazione, che da subito si è attivata a favore dell’economia in Ticino, darà risalto a tutti quei commerci che analogamente come la Panetteria Schroder di Chiggiogna si adoperano a favore del commercio ticinese. Per assurdo, le botteghe del terzo mondo sono per un comemrcio equo, ebbene in Ticino siamo messi peggio che in Africa, e dobbiamo noi stessi iniziare a salvaguardare il nostro commercio a favore della nsotra economia.
A fronte di quanto sopra, e che sono molti i commercianti che hanno coerentemente deciso di sostenere il commercio in Ticino ci troviamo anche grandi imprenditori, o piccoli imprenditori che si lamentano se i privati si appoggiano ai “padroncini” o assumono frontalieri. Si lamentano dei cittadini e loro, con arroganza e poca coerenza (noi i nomi li sappiamo ma il nostro giornale non vuole fare sensazione e spettacolarizzazione sui nomi) i loro acquisti li fanno in Italia, perché, a loro detta costa meno. Se in Ticino l’economia soffre lo è anche per questi padroni Ticinesi che usano due pesi e due misure. Gli altri devono acquistare da loro e loro acquistano in Italia. Bravi. A questi commerci non bisogna dare credito e inserirli in una fantomatica lista nera dove assolutamente non si deve comperare da loro. E molti sono anche cavalieri d’industria e politici di spicco ….