Sperare è lecito. Certo, ma gli anni passati insegnano come il pallone sia rotondo e possa dare anche amare delusioni. Qualche anno fa il Lugano aveva 15 punti sul secondo e si fece sorpassare ciccando una qualifica per cui tutti avevano già festeggiato. Mancano 4 turni e la A è alla portata sia del Lugano che del Servette. E sappiamo tutti come le tensioni, gli stati d’animo e tanto altro in una sfida simile giocata a distanza possano interagire sul mentale e far perdere la tramontana. Riteniamo che se una squadra debba varcare la soglia del paradiso, questa non può che essere il Lugano, dove vi sono i mezzi, la logistica, la storia e forse anche la mentalità. Sarebbe ora che anche il Ticino si affacci nuovamente all’olimpo del calcio