La proposta di Fabio Abate trova un ulteriore sostegno agli Stati. Bene per il Canton Ticino
Il Consiglio degli Stati ha approvato ieri la mozione del senatore PLR Fabio Abate che chiede alla Confederazione di intervenire per sgravare i Cantoni che si assumono la responsabilità della gestione degli alloggi temporanei per casi di migranti, ai quali si applica un accordo di riammissione stipulato con uno Stato confinante. In tal senso, il contributo del Canton Ticino attraverso la gestione del Centro di Rancate non può rimanere di esclusiva competenza cantonale. Il Consiglio federale ha proposto di accogliere la mozione.
La pressione migratoria alla frontiera sud del nostro Paese è aumentata in modo considerevole. È stato comunque riscontrato come molti migranti – circa il 75% dei casi – non abbiano interesse a presentare domanda di asilo nel nostro Paese poiché la Svizzera non rappresenta la destinazione del loro viaggio. Grazie all’accordo di riammissione vigente, queste persone devono poter essere riconsegnate alle autorità italiane. Ma questo non può avvenire immediatamente a causa delle necessarie procedure e pratiche burocratiche. Ciò significa che queste persone rimangono di regola in Svizzera per una notte e a tal proposito è stato realizzato a Rancate un alloggio temporaneo.
Dal 1. settembre 2016 alla fine del mese di ottobre di quest’anno la procedura prevista dall’accordo di riammissione è stata applicata per circa 22’500 casi. Il centro di Rancate ha ospitato persone giunte nel nostro Paese senza permesso per il 48% dei casi, circa la metà. È dunque innegabile l’importanza di questa struttura e del contributo fornito dal Canton Ticino affinché possa essere impedito un transito diffuso di persone senza permesso attraverso la Svizzera. Ma i costi di realizzazione, di sicurezza, di gestione e del personale sono unicamente a carico del Cantone, nonostante la gestione di questo centro a Rancate sia nell’interesse di tutti i Cantoni e della Confederazione.
Per questo motivo, il nostro senatore PLR Fabio Abate ha chiesto di sgravare i Cantoni che si assumono tale responsabilità, segnatamente il Canton Ticino e di incaricare il Consiglio federale di adeguare la base legale affinché sia possibile un sostegno finanziario a questi Cantoni da parte della Confederazione.