La galleria autostradale del San Gottardo deve essere risanata. Con la realizzazione di un secondo tunnel di risanamento sarà possibile aumentare considerevolmente la sicurezza, grazie al traffico separato nelle due direzioni di marcia e alla messa a disposizione di una corsia di emergenza. Contro questo progetto l’ATA ha lanciato un referendum prendendo negligentemente in considerazione la possibilità di ulteriori vittime della circolazione stradale. Non senza una buona dose di cinismo, l’ATA propone come soluzione alternativa dei semplici ritocchi tecnici alle vetture, che non sarebbero comunque sufficienti. Gli oppositori alla galleria di risanamento giocano con la sicurezza degli automobilisti.
La galleria del San Gottardo è una delle più lunghe in Europa con traffico bidirezionale. Automobili e camion si incrociano lungo i 17 chilometri del tunnel in uno spazio ristretto. Non vi è alcuna corsia di emergenza. Il rischio di collisione frontale in questa strettissima canna è molto elevato. Il grave incidente del 2001 con 11 morti ne è una tragica conseguenza. Purtroppo non è stato un caso isolato: solo per miracolo lo scontro tra un pullman e un camper lo scorso 16 novembre non ha infatti avuto esiti letali. La galleria autostradale del San Gottardo non soddisfa i moderni standard di sicurezza.
Il risanamento del tunnel del San Gottardo con la realizzazione di una seconda galleria di risanamento offre l’opportunità di aumentare considerevolmente la sicurezza grazie al traffico separato per ogni senso di marcia. Contro questo progetto è però stato lanciato un referendum. Gli oppositori mettono quindi concretamente in dubbio il considerevole miglioramento della sicurezza. Si basano su un gioco cinico a scapito della sicurezza degli automobilisti, soprattutto perché l’ATA oggi presenta, quale alternativa al tunnel di risanamento, accorgimenti tecnici ai veicoli che sarebbero però insufficienti. Sono sì previsti, nel prossimo futuro, sistemi di sterzo all’avanguardia ma limitatamente per la categoria superiore dei mezzi pesanti. Questo sistema di sicurezza a due velocità è assolutamente inconcepibile! L’installazione di una barriera centrale retrattile – come è stato richiesto – rappresenterebbe una minaccia concreta per gli utenti della strada. In caso di incidente questa installazione si deformerebbe venendo a costituire un pericoloso ostacolo per i mezzi di soccorso.
Le alternative al tunnel di risanamento al San Gottardo non vanno inoltre escluse solo per motivi di sicurezza. La galleria dovrebbe essere chiusa completamente per oltre tre anni. Tutti i veicoli a motore saranno caricati sui treni per mezzo di costosissime e provvisorie stazioni di trasbordo sul fondovalle, a Biasca e a Erstfeld. Anche nel migliore dei casi le capacità non sarebbero sufficienti. Gli avvenimenti delle ultime settimane, ossia le frane e l’incidente ferroviario ad Erstfeld, hanno inoltre dimostrato che già oggi ci sono interruzioni sull’asse del San Gottardo. Camion e automobili cercano percorsi alternativi aumentando il traffico nella Romandia e nei Grigioni.
Per l’usam, la maggiore associazione mantello dell‘economia svizzera, è chiaro: la realizzazione di un secondo tunnel è l’unica soluzione ragionevole per il risanamento della galleria autostradale al San
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Gottardo. Si impegnerà quindi in prima linea a favore di questo obiettivo nella imminente campagna di votazione.