SLOW MUSIC 4° edizione (http://www.slowmusic.ch/)
(Un altro modo di ascoltare musica)
Corte del municipio, Bellinzona, ore 21.00
PROGRAMMA
Sabato 2 luglio 2016
PATRICK FASSIOTTI QUARTET (Spagna) jazz
Il Patrick Fassiotti Quartet nasce per simpatia, per una sensazione di feeling umano e musicale nata attorno ad una rassegna di musica jazz in uno minuscolo locale della Costa de la Luz spagnola, patria del flamenco, sull’oceano Atlantico. Uno sguardo, qualche telefonata e un incontro che ha dichiarato immediatamente con chiarezza una forza espressiva dirompente e salda, radicata nel free jazz e condita con la ricca storia di tutti i musicisti.
Dalle steppe mongole all’improvisazione spagnola il Quartet ci porta in un universo completamente nuovo dove possiamo immaginare il galoppo del cavallo di Gengi Skan, il vento, il caos, la serenità.
Patrick Fassiotti: voce, percussioni
Joni Ayuga: basso
González Rafa: batteria
Mangas Fran: sax
In collaborazione con l’Associazione Amigos de la lengua espagnola
Giovedì 7 luglio 2016
ANDREA CAPEZZUOLI E COMPAGNIA (Italia-Quebec) musica popolare
Storie, leggende, canzoni, ballate, danze del nord Italia vengono “condite” con suoni, melodie e ritmi provenienti da diverse regioni d’Europa e d’America: dal romanticismo della mazurka francese all’energia travolgente del reel del Québec. Una musica di contaminazione tra folk e jazz, tra tradizione e innovazione, che coinvolge, cattura il pubblico e lo trascina in un viaggio sonoro e ludico ricco di energia e complicità, caratterizzato dalla gioia tipica della festa e dal piacere della buona musica: organetti, chitarra, violino e voci accompagnati dal battere dei piedi (podoritmia), la percussione tipica che dona un tocco unico a questo sound.
Andrea Capezzuoli: melodeon, organetto, voce, podoritmia
Milo Molteni: violino, voce
Jacopo Ventura: chitarra, mandolino, banjo, voce
Nicola Brighenti: caller, danza percussiva (step), disco armonico
Mercoledì 20 luglio 2016
Betti Zambruno Trio (Italia) Sguardi: dal popolare alla composizione
Laureata in lettere all’ Università di Torino, si è attivamente occupata di cultura popolare e di storia orale negli anni della formazione universitaria e, successivamente, come ricercatrice presso l’Istituto della Resistenza di Alessandria, collaborando alla costituzione del centro di cultura popolare “G. Ferraro” fondato da Franco Castelli, con cui ha mantenuto rapporti di collaborazione. Come cantante ha esperienze in vari ambiti, privilegiando il folk e il jazz.
Ha ottenuto il premio al Festival “Canté Bergera”. Collabora con Assemblea Teatro.
“Sguardi” è il titolo che intende raccontare storie e storia: dalle antiche ballate popolari alle canzoni d’autore, trasmigrando dal folk al jazz. Diversi i temi: dalla società contadina alle figure di donne, dal lavoro all’amore con tanti “sguardi” musicali.
Betti Zambruno voce
Piercarlo Cardinali chitarra, cornamuse
Gianpiero Malfatto trombone
Mercoledì 27 luglio 2016
VERSO SUELTO (Messico) Nu Ranchera
Il Trio propone un repertorio di “Nu Ranchera”, musica tradizionale messicana reinterpretata con una nuova sonorità trasparente e piena di emozione.
Nu Ranchera è un nuovo modo di intendere i classici della musica messicana, che mette l’accento sulla sensibilità e il lirismo, senza dimenticare la forza e la passione laceranti proprie dello stile.
La voce impressionante di Raissa Avilés, avvolta dalla chitarra di José Pino e dal contrabbasso di Pedro Martinez-Maestre, disegna con passione traboccante le melodie tradizionali del nord e del centro del Messico.
Dal 2011 il trio si esibisce sulla scena barcellonese, conquistandola concerto dopo concerto fino a che un giro inaspettato del destino li porta in Svizzera. Qui Raissa e Pedro si stabiliscono come nucleo del trio, continuando a contare sulla collaborazione di musicisti eccellenti come Miguel Calatayudo o José Pino, e arrivano a realizzare più di 50 concerti, guadagnandosi il rispetto del pubblico con spettacoli che distillano energia, sensibilità e tradizione.
Raissa Avilés: voce
Pedro Martinez-Maestre: contrabbasso
José Pino: chitarra
Sabato 6 agosto 2016
ANTICA LIUTERIA SANGINETO (Italia) musica Tardo Medioevo – Rinascimento
Il gruppo nasce nel 2000 nell’ambiente artistico della liuteria del Maestro Michele Sangineto. Grazie all’approfondimento e alla ricerca, in collaborazione con paleografi musicali italiani, Michele Sangineto ricostruisce strumenti musicali raffigurati in dipinti e affreschi di Maestri del Rinascimento (Leonardo da Vinci, Piero di Cosimo, Giorgione, Gaudenzio Ferrari e altri), fornendo al gruppo nuove possibilità di sperimentazione sonora e tecnica.
L’ambito di ricerca e sperimentazione del gruppo concerne l’aspetto funzionale di questi strumenti poiché dal punto di vista organologico non esistono testimonianze sulla loro accordatura e sulla tecnica digitale.
Con questa formazione, il gruppo esporta la musica popolare italiana dal tardo Medioevo al Rinascimento nei vari festival europei (Belgio, Francia, Germania, Inghilterra, Italia e Ungheria).
Adriano Sangineto: arpe, organo di carta, voce
Caterina Sangineto: salterio, voce
Jacopo Ventura: liuto a tastiera, voce
Sabato 13 agosto 2016
Dalle ore 10.00 alle 17.00
“Jouer”, in francese, significa suonare uno strumento ma anche giocare. Questa parola ha permesso di unire queste due emozionanti attività. Per l’occasione la corte del municipio di Bellinzona si trasformerà in una grande sala da giochi per famiglie, amici, turisti, grandi e piccini dove tutti potranno giocare, divertirsi e scoprire nuovi giochi di società con l’Associazione no profit “Giochintavola” che sarà a disposizione per spiegare le regole dei diversi giochi presentati.
Alle ore 21.00
THE BOSCO STOMPERS (Italia-Louisiana) Cajun
Il gruppo nasce nel 2012 dal fortunato incontro di musicisti da anni impegnati nella scena country/folk lombarda, con la precisa intenzione di proporre uno spettacolo/concerto che non sia solo concerto ma un viaggio attraverso alcuni classici della musica Cajun-Zydeco.
Il termine Cajun si utilizza anzitutto per indicare il gruppo etnico di origine e lingua francese che vive in Louisiana.
I Cajun sono discendenti degli Acadiani che abitavano la regione canadese dell’Acadia, colonizzata già a partire dal 1534.
La musica Cajun prevedeva principalmente l’uso della concertina e della fisarmonica Cajun (accordeon), ma troviamo anche, oltre al tradizionale washboard, il violino, suonato alla maniera di un secolo fa (da solo o in coppia) anche come strumento solista per accompagnare il canto o la danza. Altri strumenti tipici sono il triangolo (chiamato ‘tit fer) e la chitarra acustica.
Italo Gualandris: voce, accordeon, chitarre, washboard
Franco Fanizzi: voce, chitarra
Alberto Rota: voce, violino, percussioni
Sabato 27 agosto 2016
Alle ore 21.00
KALA JULA (Mali) L’arte della chitarra mandinga
Samba Diabaté fa parte dei chitarristi più apprezzati di Bamako.
Da Toumani Diabaté a Djelimady Tounkara, tutti i più prestigiosi ambasciatori contemporanei delle musiche mandighe lo chiamano o l’hanno chiamato per suonare.
Co-creatore della Compagnia Djinn Djow, Vincent Zanetti è stato per quattordici anni l’arrangiatore e il compagno di scena di Soungalo Coulibaly, leggenda del djembé, scomparso troppo presto nel 2004. Dal 2006, Vincent dà regolarmente dei concerti nei borghi del Mandé, la sua terra di adozione.
Il loro nuovo repertorio, completamente strumentale dà la misura del loro immense talento e dell’apertura della loro musicalità.
La complicità tra Samba Diabaté e Vincent Zanetti rappresenta sicuramente uno dei sviluppi i più appassionati e i più completi dell’arte della chitarra mandinga: tutto è rivisitato e rivitalizzato, dal repertorio secolare dei griot del Mandé al blues del Sahel, da Bazoumana Sissoko a Ali Farka Touré…
Samba Diabaté: chitarra, jeli n’goni, percussioni
Vincent Zanetti: percussioni, chitarra, kamele n’goni
Mercoledì 31 agosto 2016
DRY & DUSTY (Italia-USA) Old Time
L’Old Time nasce su i monti Appalachi, nel sud-est degli Stati Uniti, rifugio dei più irriducibili coloni irlandesi e scozzesi dove schiavi neri fuggivano dalle piantagioni nelle pianure. Nelle dure condizioni di vita delle montagne la musica era una delle rare occasioni di svago e nelle feste nei granai annaffiate da abbondante whiskey di contrabbando, è nata una musica scarna e ruvida, fatta di percussioni grezze, dal violino europeo e dal banjo africano, un suono arcaico ed incalzante. Si è così formato uno repertorio di musiche da danza travolgenti e di canzoni che raccontano la dura vita dei montanari dei tempi andati. Ladri di polli e giocatori d’azzardo; indiani e cacciatori di frodo, contrabbandieri e distillatori clasndestini cantano le loro gioie ed i loro dolori.
Alberto Rota: violino, voce
Alioscia: banjo, chitarra, voce
Giusi Pesenti: voce, ossa, cucchiai, triangolo, washboard & Mister Capitan Tap