Continuiamo a ripeterlo che usare i socials per scaricare le proprie frustrazioni è pericoloso. Da parte nostra, quando una persona vuole collaborare con noi, o solo scrivere articoli, la prima cosa che facciamo entrare nei suoi profili e vedere che tipo di persona sia. Se vediamo foto particolari, frasi violente o sconvenienti in ogni ambito, preferiamo rinunciare. Se ogni volta che prendiamo una multa dobbiamo scrivere contro la Polizia, probabilmente lo Stato sarebbe un assedio di guerra. Quando leggiamo poi di frasi ingiuriose contro la Svizzera in genere o le sue autorità da chi riceve lavoro ben retribuito proprio dalla Svizzera perché nella loro Nazione non vi è lavoro, ci urta e ci dà fastidio. Ricevere del razzista e xenofobo da autorità politiche straniere per aver inflitto sanzioni giustamente severe a conseguenza di frasi spregevoli e offensive come minatorie all’indirizzo delle autorità nostre ci dà un fastidio incredibile. Vi invito a fare il tragitto tra Lugano e Ponte Tresa alle ore 18’00 e potrete verificare come proprio la maggior parte di lavoratori non residenti infrangono la legge della circolazione mettendo se stessi in pericolo, come anche gli altri utenti della strada. Se poi osi “clacsonare” in maniera gentile, si voltano con una violenza inaudita, da farti temere il peggio. Di questi lavoratori irriconoscenti non ne abbiamo bisogno e non ne vogliamo e giusto dunque allontanarli dai posti di lavoro che occupano, indipendentemente poi dal loro statuto di lavoratore residente o meno. Noi vogliamo il rispetto delle nostre leggi, e se le stesse non piacciono ad alcuni, siano coerenti con le loro scelte di vita. Quante volte siamo stati multati, anche sanzionati con ritiro della patente, e mica abbiamo minacciato di morte gli agenti che che ci hanno sanzionato. Se magari una reazione intima vi è stata, poi la ragionevolezza che se si viaggiava oltre il limite consentito, o se si ha infranto la legge dobbiamo arrabbiarci solo con noi stessi, coscienti di aver infranto la legge. E che cavolo…. tutto il resto sono polemiche ma giusto allontanare dai posti di lavoro quelle persone che non sanno comportarsi secondo le norme regolamentate dallo Stato di diritto. Speriamo solo che le varie ditte come abbiano avuto la consapevolezza di licenziare persone non meritevoli, abbiano la stessa consapevolezza di riassumere prima i residenti. Forse tutto ciò non sarebbe successo! (ETC/rb)