RISTORAZIONE E ALBERGHERIA SONO GIÀ OGGI IN GINOCCHIO ¦ RISOLUZIONE DI GASTROTICINO DEL 4 MARZO 2020
Il 30 gennaio 2020 l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha dichiarato la diffusione del nuovo coronavirus (COVID-19), una situazione sanitaria d’emergenza di portata internazionale (Public Health Emergency of International Concern).
Epidemie o pandemie si verificano in modo irregolare e purtroppo senza un lungo periodo di preavviso. La caratteristica principale è che si tratta di un nuovo tipo di virus a cui la popolazione non è immune, motivo per cui si diffonde a un ritmo preoccupante in un tempo relativamente breve.
Il 25 febbraio 2020 si è registrato in Ticino il primo caso accertato positivo. Da quel giorno la situazione è mutata in modo considerevole, con conseguenze a livello sanitario, sociale ed economico. Un’epidemia o una pandemia – spesso solo la paura di essa – colpisce infatti, anche l’economia e tutti i comportamenti sociali.
A essere toccati già oggi in modo preoccupante sono anche gli esercizi della ristorazione e albergheria. Uno dei settori che da sempre ha svolto un ruolo economico e sociale tra i più importanti, è in ginocchio. Le decisioni adottate da Cantone, Confederazione e da taluni Comuni (che mutano ogni giorno) a tutela della salute pubblica (pe: eventi con oltre 1’000 persone sono vietati, ecc.), portano infatti a una minore affluenza di clienti indigeni e di turisti, con conseguenze dirette sulla cifra d’affari; ciò che ha ripercussioni sull’occupazione del personale e le spese correnti. In caso di inasprimento di dette misure, il rischio di conseguenze irreparabili per il settore è molto alto.
IL GOVERNO NON DIMENTICHI LA RISTORAZIONE E L’ALBERGHERIA
Dopo quanto precede l’Assemblea straordinaria dei delegati ha adottato oggi all’unanimità una risoluzione che autorizza il Consiglio d’amministrazione di GastroTicino ad adottare ogni misura che possa aiutare il settore in questo momento di grave difficoltà. Settore che sta comunque reagendo, adottando là dove e possibile, misure che dimostrino la volontà di andare avanti: campagna #ilTIcinoNONsiFERMA, lancio buoni regalo, consulenza a 360 gradi, informazione capillare sui propri portali, ecc..
RISOLUZIONE: ABBIAMO BISOGNO DI VOI!
GastroTicino chiede al Consiglio di Stato:
1. di non dimenticare uno dei settori più importanti per l’economia e la socialità, mettendo in campo misure idonee a tutelare la sopravvivenza di uno dei maggiori datori di lavoro del Paese;
2. intercedere con il Dipartimento finanze ed economia (DFE) e con la SECO affinché per il settore della ristorazione e albergheria, estenda il diritto all’indennità per il lavoro ridotto anche per persone con un contratto a tempo determinato. Altrimenti la maggioranza delle strutture ricettive non potrà procedere a tali assunzioni, con ripercussioni forti sull’apertura stagionale; vista la difficile situazione, infatti, è attualmente molto difficile, se non impossibile, assumere persone con contratti annuali, soprattutto per quelle strutture che storicamente sono aperte solo per la stagione (es: grotti, cavetti, ecc.). La deroga potrebbe essere in vigore da aprile a novembre. Altrimenti, si verificherebbero situazioni difficili nel mondo del lavoro (disoccupazione, ecc.). La deroga si giustifica per l’eccezionalità della situazione.
3. di adottare un provvedimento a costo 0, introducendo per esempio i buoni pasto Lunch-Check nell’amministrazione cantonale, così da favorire la ristorazione ticinese (www.lunch-check.ch);
4. di esonerare per il 2020 gli esercizi della ristorazione e albergheria dal pagamento della tassa esercizi pubblici;
5. di sospendere per il 2020 la riscossione delle tasse sul demanio e sul suolo pubblico, interagendo con i Comuni e la Confederazione qualora non fosse competenza diretta del Cantone;
6. di intercedere con i Dipartimenti interessati e i Comuni, affinché riducano nel 2020 la tassa sui rifiuti;
7. di farsi portavoce delle nostre preoccupazioni con le autorità federali, chiedendo di agire sui tassi ipotecari, bloccando per lo meno gli ammortamenti 2020;
8. di intercedere con le autorità federali per un abbassamento temporaneo (2020) del tasso IVA;
9. di prevedere un fondo di emergenza speciale e a medio/lungo termine per favorire la promozione della ristorazione e albergheria entro e fuori Cantone (copertura anche parziale dei costi pubblicitari che si assumono le associazioni di categoria), in collaborazione con Ticino Turismo.