La Caverna Generosa (conosciuta anche come Grotta dell’Orso), che si trova in territorio italiano, ma solo a 30 minuti a piedi dal confine svizzero, è un importante sito paleontologico che riapre le visite al pubblico a partire da sabato 21 maggio 2022, dopo due anni di chiusura forzata determinata dalle restrizioni Covid. Qui sono stati scoperti e studiati i resti dei plantigradi primitivi, accanto alle testimonianze di frequentazioni umane che risalgono a circa 40.000 anni fa, quando la grotta era abitata dall’Uomo di Neandertal e dall’Orso delle Caverne. La grotta, che è rimasta chiusa alcuni anni per importanti lavori di rinnovo e messa in sicurezza, realizzati nell’ambito del progetto Interreg SCOPRI, è ancora oggi è un luogo di scavo e di studio da parte dei paleontologi dell’Università Statale di Milano.
È possibile da subito, prenotare la visita guidata (disponibile in treversioni linguistiche) utilizzando l’applicazione La Regione da Scoprire, disponibile per Android e iOS su APP STORE o scaricandola dai pannelli posati lungo il sentiero che dalla Vetta del Monte Generoso o dall’Alpe di Orimento (IT) portano alla Grotta oppure accedendo al sistema di prenotazione attraverso la pagina web https://www.mendrisiottoturismo.ch/it/scopri/highlights/grotta-orso.html. La visita prevede anche il noleggio di occhiali 3D che permettono di immergersi nelle atmosfere della grotta abitata dagli orsi, ammirando le ricostruzioni preparate dall’Università degli Studi di Milano. Le visite in grotta sono possibili unicamente accompagnate da una guida specializzata. I minorenni devono essere accompagnati da un adulto.
Grazie all’esperienza di Realtà Aumentata, proposta dagli speciali occhiali multimediali perfettamente trasparenti, capaci di fondere il mondo reale con le ricostruzioni 3D del passato, la visita in grotta diventerà una vera esperienza da guardare e non solo da immaginare. Una vera e propria macchina del tempo 4.0 che permetterà di conoscere la storia dei giganteschi plantigradi, per lo più erbivori, che un tempo vivevano nelle grotte durante l’ultima glaciazione. Due volte più grandi e pesanti dei Grizzly dei nostri giorni, con una mole di molto superiore anche a quella degli orsi polari, rappresentavano dei colossi difficilmente attaccabili da qualunque predatore. Le piccole tribù neandertaliane, che hanno condiviso con gli orsi gli spazi protetti della grotta, dovevano sicuramente temere questi enormi e pericolosi animali, ma, probabilmente, provarono addirittura a catturarne qualcuno armati solo di coraggio e di bastoni con sistemata all’estremità una punta in selce. Già all’ingresso della Grotta, indossando gli speciali occhiali multimediali intelligenti (smartglass) equipaggiati con un software che li rende in grado di riconoscere ciò che il visitatore sta guardando e come questi si muove nello spazio, ci si ritroverà a essere trasportati in fondo al mare, nell’ecosistema che milioni d’anni fa occupava questo territorio e che oggi ci ha lasciato straordinari giacimenti di fossili. Il viaggio nella storia continuerà con l’ingresso nella Grotta, dove con gli occhiali sarà necessario indossare un caschetto protettivo. Qui, nel bel mezzo degli scavi, si potranno vedere riprendere vita gli Orsi delle Caverne che abitarono davvero la grotta e i cui resti sono ancora esposti (una mamma coi propri cuccioli). Li si potrà ammirare da vicino mentre si cibano, giocano, dormono – grazie a spettacolari ricostruzioni 3D realizzate dai ricercatori universitari assieme al partner tecnologico del progetto, ARtGlass (azienda italo-americana leader nel settore della Realtà Aumentata per il turismo e la cultura). Infine, uscito dalla Grotta, il visitatore farà il suo incontro con una famiglia neandertaliana intenta a cucinare e mangiare intorno a un fuoco.
Professoressa Lucia Angiolini, Presidente della Società Paleontologica Italiana e Coordinatore del Collegio Didattico interdipartimentale di Scienze Naturali: «Le ricerche e i lavori condotti nell’ambito del progetto INTERREG VA “SCOPRI” hanno permesso di rendere la visita alla Caverna Generosa un’esperienza unica. Se da un lato sono stati approfonditi e valorizzati gli aspetti scientifici del sito, dall’altro la creazione di un nuovo impianto di illuminazione e l’applicazione della tecnologia della Realtà Aumentata, tramite l’utilizzo di speciali visori Epson, permettono di vivere un ‘esperienza coinvolgente tra orsi e uomini di Neandertal del Pleistocene, nell’ambiente suggestivo della grotta ».
La Grotta è raggiungibile sia dalla vetta del Monte Generoso (versante svizzero) sia dall’Alpe d’Orimento (versante italiano), dove è possibile anche scaricare la APP “La Regione da Scoprire” sviluppata dagli esperti della SUPSI (Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana). L’esperienza s’inserisce nell’ambito del progetto Interreg denominato con l’acronimo SCOPRI, i cui capofila sono il Comune di Centro Valle Intelvi per l’Italia e l’Istituto Sistemi Informativi e Networking della SUPSI per la Svizzera e che prevede come partner la Comunità Montana Lario Intelvese, l’Università degli Studi di Milano, l’Organizzazione Turistica del Mendrisiotto e Basso Ceresio e Ticino Turismo.
Per informazioni
https://progetti.interreg-italiasvizzera.eu/it/b/78/laregionedascoprire
https://www.mendrisiottoturismo.ch/
IN BREVE
Apertura da sabato 21 maggio 2022 a domenica 02 ottobre 2022
Sabato e domenica e festivi (italiani e svizzeri) 10.30 – 17.00
Le visite avvengono solo accompagnate da una guida specializzata e durano circa 45 min. La temperatura interna alla Grotta è di 10 gradi centigradi.
PER GRUPPI da lunedì a venerdì, feriale (su prenotazione minimo 15 persone)
Da domenica 1 maggio 2022 a domenica 30 ottobre 2022
Chiusura per scavi Università di Milano: dall’11 luglio 2022 al 31 luglio 2022
Durante gli scavi la grotta è aperta per visite soltanto il sabato pomeriggio e domenica tutto il giorno
Utilizzo occhiali 3D solo a partire da 8 anni.