Si è svolto a Recco, regione Liguria la terza edizione di “FATTORE COMUNE”, un incontro di eccellenze tra regioni: Piemonte (Gavi DOCG – Castelmagno DOP – Riso di Baraggia Biellese e Vercellese DOP); Emilia Romagna (Salumi DOP Piacentini); Lombardia (salame d’oca di Mortara IGP) e Liguria con appunto la Focaccia di Recco.
Interventi dei vari responsabili dei consorzi che tutti hanno mostrato alla sala il loro entusiasmo nel produrre eccellenze assolute, denunciando anche una poca vicinanza della politica. Si ottengo questi risultati straordinari di produzioni piccole solo grazie alla storia passata e alla passione degli attori che si impegnano affinché questi prodotti abbiano il giusto riconoscimento. Interessante l’intervento del Ten. Col Fiordalisio che con la sua squadra controlla e verifica, in molti casi sanziona, le varie contraffazioni tendenti ad imitare le eccellenze. Queste copie, a volte anche buone, levano credibilità agli originali, facendo anche un danno economico enorme. In questi periodi ci ha spiegato il Ten. Col. Fiordalisio che stanno indagando sul miele. Si sono attivati in quanto un collaboratore del gruppo ha osservato che i produttori di miele italiano (diciamo nostrano di eccellenza) si lamentano sulla diminuzione della produzione, ma su tutti gli scaffali dei negozi il Miele abbonda. Sulle etichette a volte vi sono termini che traggono o possono trarre in inganno, convincendo il consumatore di acquistare eccellenza italiana. Molte volte non è così.
Le storie vissute che ci hanno raccontato questi cantastorie di eccellenze italiane hanno colto l’attenzione dei presenti e dimostrato ancora una volta come l’attaccamento al proprio territorio e alle tradizioni è condizione indispensabile per produrre eccellenze.
Un intervento che ci è particolarmente piaciuto per intensità e contenuti quello del vice presidente di Slow Food, Silvio Barbero che ha esposto in parole chiari e forti la situazione attuale e su come ridare dignità al cibo. Il cibo ai giorni nostri è diventato nella miglior ipotesi semplicemente il nostro carburante e nella peggiore delle ipotesi fonte di malanni per l’uomo. Ridare dignità al cibo significa anche educare al cibo nelle scuole primarie, tutelare e difendere i prodotti di eccellenza, recuperarne la storia, difendere le piccole produzioni e ridare un senso al titolo di Gastronomo. Buono, pulito e giusto sono le parole chiavi con cui Slow Food è confrontato e desidera che tutti si confrontino. Continua Barbero dicendo che il cibo è centrale nel futuro dell’umanità. Il cambiamento di cultura e di approccio va cambiato non perché si hanno le spalle al muro ma perché è giusto riprendere in mano il cibo e innovare l’approccio rendendosi conto della sostenibilità dello stesso. Si ricorda che il cambiamento climatico è condizionato dalla produzione industriale e da quella agricola. Dobbiamo renderci conto di questa cultura è agire di conseguenza.Anche molti altri interventi hanno avuto l’effetto di sensibilizzare sul tema e ancora una volta, sempre di più, le eccellenze vanno tutelate e difese perché saranno la via d’uscita dell’intera umanità.
La serata è poi proseguita nel bel ristorante Manuelina a Recco dove in spazi dedicati ad ognuno dei prodotti DOP IGP presenti con i rispettivi Consorzi, banchi d’assaggio e degustazioni.
Ritorneremo sul tema con gallerie fotografiche e video di alcun interventi che riteniamo siano stati molto interessanti.
ETiCinforma ringrazia il Consorzio focaccia di Recco col formaggio per averci invitato e permetterci di conoscere queste entusiasmanti realtà, che consigliamo vivamente ai nostri lettori. (ETC/rb)
Focaccia di Recco clicca qui
Hotel La Villa Manuelina, Recco
Ecco parte dell’intervento del dr. Sivio Barbero, vice pres. di Slow Food: