Neutralità non ulteriormente ammorbidita: nessuna consegna indiretta di armi all’Ucraina
22.3557 | Preservare la neutralità, rafforzare la STIB. Abolire la dichiarazione di non riesportazione per i Paesi con gli stessi valori e con regimi di controllo delle esportazioni analoghi
23.3005 | Modifica della legge sul materiale bellico
Entrambe le camere hanno discusso le mozioni dei rispettivi comitati consultivi preliminari che avrebbero consentito consegne indirette di armi all’Ucraina, violando così la neutralità. Al Consiglio agli Stati, una mozione del PLR è stata respinta con 23 voti favorevoli, 18 contrari e 2 astensioni. La mozione chiedeva che la Svizzera adattasse le sue regole di esportazione per consentire ad alcuni Paesi (18 Stati dell’UE, Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Giappone e Argentina) di trasmettere armi acquistate in Svizzera a Paesi terzi come l’Ucraina. In Consiglio Nazionale è stata respinta con 118 voti favorevoli (54 dell’UDC), 78 contrari e un’astensione una mozione che avrebbe consentito la consegna indiretta di armi all’Ucraina se i due terzi dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite avessero condannato l’aggressione armata. Entrambe le mozioni avrebbero rappresentato una chiara violazione della neutralità.
Attuazione del divieto di velo da parte della legge federale
22.065 | Legge federale sul divieto di dissimulare il viso
L’iniziativa popolare per il divieto di dissimulazione del viso, adottata dal popolo e dai Cantoni nel 2021, sarà attuata da una nuova legge federale. Concretamente, il disegno di legge prevede un ampio divieto di copertura del viso, la cui violazione è punibile con una multa amministrativa. La maggioranza della legge adotta le eccezioni previste dall’iniziativa popolare. Con 27 voti favorevoli, 15 contrari e un’astensione, il Consiglio degli Stati ha corretto una decisione della commissione consultiva preliminare, che voleva lasciare l’attuazione del divieto ai Cantoni e non vedeva la necessità di un intervento legislativo a livello federale.
Dopo il Consiglio degli Stati, anche il Consiglio nazionale approva la “Politica agricola a partire dal 2022” (PA22+).
20.022 | Politica agricola a partire dal 2022 (PA22+)
Quasi due anni fa, il Parlamento ha sospeso la “Politica agricola dal 2022” (PA22+) e ha chiesto una prospettiva a lungo termine per l’agricoltura che includa la sicurezza alimentare e lo spreco di cibo. Il Consiglio Nazionale ha ora approvato gli emendamenti alla legge sull’agricoltura con 129 voti favorevoli, 1 contrario e 65 astensioni da parte di PS, Verdi e Verdi Liberali. Queste decisioni costituiscono la seconda fase dell’attuazione dell’PA22+. La prima fase era costituita dalle misure già adottate per ridurre il rischio da pesticidi, che sono attualmente in fase di attuazione e che comportano requisiti più severi. La terza fase prevede una riforma più approfondita a partire dal 2030. L’attenzione sarà quindi rivolta all’intero sistema alimentare. Uno dei prerequisiti per i pagamenti diretti agli agricoltori è ora la copertura previdenziale personale per le persone che lavorano regolarmente nell’azienda agricola. Può trattarsi, ad esempio, di coniugi o partner.
Il centro-sinistra vuole almeno 710 milioni di franchi fiscali all’anno per la custodia esterna ai bambini
21.403 | Sostituire il finanziamento di avviamento a una soluzione moderna
Il Consiglio Nazionale vuole che la Confederazione contribuisca alle spese sostenute dai genitori per l’assistenza all’infanzia supplementare, anche se questo è un compito dei Cantoni. Secondo il progetto, ogni bambino ha diritto a un contributo federale dalla nascita fino alla fine della scuola dell’obbligo, a condizione che sia accudito istituzionalmente, mentre le famiglie tradizionali non ricevono alcun sostegno finanziario. Il Consiglio Federale ritiene che i costi per la Confederazione, pari ad almeno 710 milioni di franchi nel primo anno, siano “insostenibili”. Ciononostante, il Consiglio Nazionale ha approvato il progetto di legge con 107 voti favorevoli e 79 contrari. La discussione passa ora al Consiglio agli Stati.
Il Consiglio Nazionale vuole sottrarre ai Comuni e alla popolazione direttamente interessata l’autorità decisionale sui progetti eolici.
22.461 | Legge urgente concernente l’accelerazione di progetti di parchi eolici avanzati e di grandi progetti di centrali idroelettriche ad accumulazione
Dopo l’offensiva solare del settembre 2022, il Consiglio Nazionale chiede ora anche un’offensiva eolica: solo il gruppo parlamentare dell’UDC si è opposto al decreto e ha chiesto il rinvio del progetto di legge in commissione. In futuro saranno i Cantoni, e non più le autorità comunali, a concedere i permessi di costruzione per i progetti eolici. Ciò priverebbe i comuni e la popolazione direttamente interessata della loro voce democratica. L’UDC ritiene che la popolazione locale non debba essere esclusa da decisioni così importanti ed è l’unico partito a respingere il progetto di legge. La prossima decisione sarà presa dal Consiglio agli Stati.