Volevamo stare silenti, volevamo non interessarci, volevamo soprassedere, volevamo passar oltre ma come si fa? Chi ha seguito il dibattito di ieri sera su una rete televisiva ticinese, dove si dibatteva sull’accettazione del preventivo 2024, ho ha cambiato canale o si e’ mangiato tanta rabbia. I massimi rappresentanti dei partiti di governo e non hanno dibattuto sul motivo che li ha spinti ad approvare codesto preventivo, che doveva presentare un passivo di 76 mio, mentre si e’ arrivati a 135 mio di passivo. Il parlamento che ha accusato il Governo di non avere fatto i compiti, ma lor parlamentari si dimenticano che il Governo propone e il parlamento decide! Un politico presente ha detto che hanno votato il preventivo sturandosi il naso, un altro parlamentare ha detto che si e’ votato perche’ in fondo non e’ cosi’ male, un parlamentare ha detto che non lo hanno votato unicamente perche’ attaccati il personale statale (si perche’ agli operai chi ci pensa), un altro ancora si e’ detto insoddisfatto perche’ sono dei compromessi. Poi l’altro parlamentare ha dichiarato che hanno votato contro perche’ il Cantone andrà in bancarotta, con un catastrofismo, come sempre, tale da far pensare ad Apocalisse Now.
A tutti non piace, ma non hanno avuto gli attributi per rimandarlo al mittente, con le solite scuse che per il bene della gente era meglio approvarlo. Non voglio entrare nel merito della questione, ma lo spettacolo che ci hanno presentato e’ stato di un livello da “scaricatori di porto” (paragone forse infelice ma che dà l’idea). Poi i soliti attacchi, la destra contro la sinistra, il centro contro l’altro centro, la destra contro liberali e via dicendo; alla fine si e’ assistito ad attacchi personali e partitici senza che si abbia capito bene l’operazione. In un cantone dove i 135 mio sono neppure lo 0,5% del PIL e dove il debito pubblico e’ inferiore del 10% del PIL, di cosa stiamo parlando. Sono solo capaci a disegnare una situazione catastrofica quando non lo e’ anzi stiamo bene, e detto questo siamo tutti coscienti che bisognerà risparmiare ma laddove vi e’ margine; non di certo sulla pelle della popolazione, ma laddove vi sono costi del personale esagerato, laddove vi sono immobile cantonali non utilizzati (meglio pagare l’affitto ai privati per imbonirseli), e via dicendo. Naturalmente da oltre un ventennio ci si colora situazioni catastrofiche per poi uscirne ogni fine anno con situazioni migliori e non previste, ci domandiamo se sanno fare di conto in quei palazzi.
La cittadella della giustizia e’ uno scandalo che giudici, eletti non per capacità ma per appartenenza ad area politica, che viaggiano a rilento nel loro lavoro, che sono stati oggetti di scandali non da poco solo qualche anno fa, chiedano una cittadella della giustizia dal costo di ca. 130 mio, quando con spesa ben inferiore si potrebbe ristrutturare palazzi di proprietà statale. Assolutamente devono avere una loro bella cittadella per pavoneggiarsi su sedie di lusso e scrivanie firmate, come se la giustizia necessita questo. La giustizia necessita giudici efficaci, eletti non per appartenenza partitica ma per merito, e che lavorino sodo e facciano meno i protagonisti.
Ora vi sarà un referendum e speriamo che la popolazione rigetti questo acquisto, se vi sono i soldi per delle cittadelle del lusso per pochi privilegiati, vi sono pure i soldi per potenziare la socialità a favore di chi veramente ha bisogno.
(ETC/rb)