Siamo Svizzeri e fieri di esserlo. Siamo contenti ogni anno di rinnovare la tradizione nel festeggiare una festa nazionale della migliore nazione al mondo. Siamo felici di trovarci in piazza a mangiare tutti assieme discorrendo del più e del meno. Il fatto di trovarci tutti in piazza è anche festa etnica e di integrazione per chi da noi è ospite e vuole concretamente dare un segno tangibile di riconoscenza alla nostra nazione. Ed è evidente che in questa circostanza vi è anche una parte ufficiale, con corteo imbandierato e discorsi dal pulpito, da che pulpit, di personaggi politici che ‘’usano’’ la Festa nazionale per promuovere la propria persona e la propria campagna elettorale. Quando vi sono CN o parlamentari cantonali che al 1 agosto partecipano in comuni diversi, per esempio Melide, Cureglia e Lodrino come oratore ufficiale, ci chiediamo dove sia la volontà del festeggiare onestamente e con fierezza l’essere Svizzero oppure se non sia la volontà di promuovere la propria persona per una riconferma politica. Senza poi entrare le merito dei loro discorsi, che sono delle ‘’pizze assolute’’ e carrellate su cosa hanno fatto loro nell’anno trascorso, sempre a loro detta, per la popolazione. Senza poi considerare quando gli oratori sono dei personaggi come professori di storia, che ci tediano con la storia della nostra Nazione, interessante fin che si vuole, ma poco consone con la festa popolare quale deve essere la Festa Nazionale. Perché non si preme in ogni comune ad una parte ufficiale con un oratore della gente. Prendiamo un papà di famiglia a discorrere, oppure un disoccupato licenziato perché un imprenditore ha preferito dare lavoro a frontalieri, prendiamo uno studente liceale, una casalinga che deve giornalmente combattere con il proprio borsino e obblighiamo gli oratori istituzionali ad ascoltare come è il mondo reale, di chi vive sul territorio con enormi sacrifici e che deve sentirsi dire dai propri politici che tout va bien ! E perché non diamo la parola agli artigiani, quelli piccoli di paese, che sono la linfa sociale-economica dei comuni nei quali risiedono. Forse creeremmo un vero primo di agosto, reale e non virtuale e poco concreto. Punteremmo il pollice verso alle Banche che aiutano i progetti Faraonici (poi caduti o che cadono nel dimenticatoio) tanto per…. e negano microaiuti a chi si impegna sul territorio a favore dello stesso. A sapere che i nostri politici ci spiegano che i premi cassa malati aumenteranno solo del 2% anche l’anno prossimo e di essere felici che è un buon risultato, di questo la gente è stufa. Anche perché, limitatamente al tema la classe politica ne esce ogni anno nettamente sconfitta a scapito della popolazione, Ecco sono solo osservazioni di chi crede nella Svizzera come Nazione guida al mondo, come esempio di democrazia, ma non per questo immune da errore e cieca sui problemi popolari. Crediamo che se facessimo parlare le persone ‘’normali’’ (quelle come noi che lavorano e non hanno diritto di parola) magari ne risulterebbero delle vere Feste nazionali. Naturalmente gli oratori popolari non devono essere guidati o peggio ancora accompagnati nei loro discorsi…. (ETC/RB)