Uno studio sostenuto dall’Associazione dei media svizzeri (VSM, Verband Schweizer Medien), condotto dal Prof. Stephan Russ-Mohl e dalla Dr. Stephanie Grubenmann della Facoltà di scienze della comunicazione dell’USI, esplora le nuove vie di una possibile maggiore collaborazione tra il servizio pubblico radiotelevisivo svizzero SSR/SRG e i media privati.
Lo studio si basa su 56 interviste strutturate alle quali hanno partecipato professionisti ed esperti nel campo dei media svizzeri, condotte nel corso del 2015 e 2016. Su questa base i due ricercatori propongono diversi possibili progetti di collaborazione: il servizio pubblico potrebbe rendere disponibili i suoi servizi e materiali multimediali su di una piattaforma dell’Agenzia Telegrafica Svizzera (ats), aprendo allo stesso tempo i suoi archivi; la SSR/SRG potrebbe poi collaborare più strettamente con i media privati per quanto riguarda la formazione, lo sviluppo e la ricerca, co-finanziando una cattedra in tecnologie mediatiche; infine, i ricercatori suggeriscono anche una possibile collaborazione a livello redazionale nella creazione di contenuti, come avvenuto di recente in Germania nel contesto dei “Panama Papers”: la Süddeutsche Zeitung ha infatti collaborato con due emittenti radiotelevisive pubbliche per l’analisi e la pubblicazione dei dossier, dimostrando come i due settori possano lavorare in modo informale e in stretta sinergia.
In Svizzera invece – affermano i due ricercatori – questa prospettiva stenta ad affermarsi: “Grazie a un’accurata definizione dei partenariati, potrebbero sorgere sinergie in grado di giovare a tutte le parti interessate e soprattutto al grande pubblico. Le collaborazioni dovrebbero essere impostate in modo tale da non alterare il principio della libera concorrenza: invece di una cooperazione a lungo termine con pochi partner importanti come Swisscom e Ringier” – continuano i due ricercatori – “il sevizio pubblico potrebbe impegnarsi attivamente a intraprendere collaborazioni legate a progetti specifici, di durata limitata, con molteplici aziende all’interno del panorama mediatico svizzero”. Nel Canton Grigioni o in Ticino, a causa delle dimensioni del mercato e della diversa struttura dei media, le collaborazioni dovrebbero tuttavia avere caratteristiche specifiche e diverse da quelle messe in atto nella Svizzera tedesca o romanda. Secondo i ricercatori sarebbe utile avviare progetti congiunti in settori lontani dalla politica, al fine di non alimentare il sospetto di alleanze a fini elettorali o partitici.
Lo studio integrale è disponibile a questo link: http://www.schweizermedien.ch/getattachment/Artikel/Medienmitteilung/Private-Medienunternehmen-und-SRG-Zusammenarbeit-ist-moglich/160422_Studie_Zusammenarbeit_statt_Konkurrenz.pdf.aspx